Gigi Datome sarà costretto a rinunciare alla prossima finestra FIBA per la qualificazione ai mondiali del 2019. Il giocatore del Fenerbahce e capitano Azzurro, nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica, ha commentato la sua decisione (ma non solo).
UNA DECISIONE SOFFERTA – “Purtroppo non ho il dono dell’ubiquità e sono costretto a dire di no alla Nazionale in un momento importante, con una qualificazione da conquistare. Una decisione molto sofferta, ioindosso la maglia azzurra dal 2001 e ogni volta l’ho fatto con entusiasmo e attaccamento. Spesso con sacrificio durante alcune estati, quando un po’ di riposo avrebbe fatto bene”.
INSERIRE LE FINESTRE IN MEZZO ALLA STAGIONE – “Non è giusto, non è serio. Un giocatore deve avere la possibilità di giocare sia col club, sia con la sua nazionale, non essere costretto a scegliere. La Nazionale deve essere quel che è sempre stata, il riferimento di tutto il movimento, così ne perde tutto il basket, perdono i tifosi, ne perde lo spettacolo. E così si va a sbattere, non è giusto. Il basket deve trovare un suo mercato, garantirsi i suoi spazi. Il calcio non ne ha bisogno in fondo, noi invece non possiamo rinunciare anche a una piccola fetta dei nostri tifosi. Non è possibile e in questo modo si svaluta totalmente un torneo come il Campionato Mondiale, che un tempo assieme alle Olimpiadi era il momento più alto del quadriennio. È un’assurdità che spero venga cambiata il prima possibile”.