Ormai il “tip off” è lontano, le squadre hanno iniziato il loro vorticoso girovagare per gli Stati Uniti tra voli, alberghi, bus e, ovviamente, tante partite. Appena trecento partite e già si possono identificare squadre che sono in controllo di una stagione che per loro vivrà i momenti importanti nei mesi di maggio e giugno (Golden State, Toronto, Milwaukee), altre che stanno ancora cercando d’inserire facce nuove e vecchie, e altre ancora che sono più indietro di quanto pensassero e stanno pensando di correre ai ripari (Rockets, Lakers, Sixers). Ripari nello sport si traducono nella ricerca di giocatori nuovi, sia per elevare il tasso tecnico del roster, sia per risolvere alchimie mai nate.
Finalmente è terminata la telenovela legata a Jimmy Butler: la bizzosa stella è stata accontentata e spedita a Philadelphia nell’apertissima Eastern Conference. Sulla carta un ottimo acquisto, con una contropartita decisamente vantaggiosa per i Sixers, ma anche con l’incognita del contratto in scadenza a fine anno. Sono rimaste invece con un palmo di naso le altre pretendenti, soprattutto Miami, Houston, Los Angeles Clippers e Lakers che aspettavano sornione l’avvicinarsi della dead line di febbraio per spuntare un prezzo di saldo.
Complice l’inizio deludente della squadra – causa di qualche mugugno da parte dell’esigente (e per niente accomodante) pubblico della “Città dell’Amore fraterno” – Elton Brand e il management di Phila potrebbe non aver finito la sua opera di rafforzamento. Il difficile inserimento di Markelle Fultz (con la stampa USA che ne suggerisce addirittura la cessione….) e la presenza del solo J.J. Redick come tiratore suggeriscono l’idea che i 76ers potrebbero acquisire Kyle Korver, “imprigionato” nella pessima Cleveland e certamente desideroso di tornare in una realtà vincente. Un altro profilo che potrebbe interessare è Kent Bazemore che ad Atlanta pare diventato superfluo visto il rendimento dell’ottimo Taurean Prince.
Altro nome caldo emerso in questa settimana è quello di Terry Rozier, la guardia dei Boston Celtics. Dopo dei playoffs da favola – chiusi a oltre 16 punti di media – il ruolo di terzo cambio in uscita dalla panchina sembra stare stretto a Terry. Il minutaggio è passato dai 26 a partita della stagione 2017/18, e quasi 37 dei playoffs, agli attuali 22. “Scary Terry” ha prontamente smentito le indiscrezioni che lo volevano scontento, ma è indubbio che la situazione non lo entusiasmi soprattutto perchè, sempre bene ricordarlo, alla fine di quest’anno sarà free agent e quindi avrebbe l’interesse nel mettersi in mostra per ottenere un ricco contratto. I maggiori indiziati come sua (eventuale) destinazione sono i Suns, rimasti orfani di una point guard dal momento della cessione di Brandon Knight a Houston e partiti molto male malgrado la presenza di due ottimi giocatori come Devin Booker e DeAndre Ayton.
Sempre Phoenix è stata tirata in ballo per un’altra point guard: John Wall. L’All Star di Washington, uno dei migliori giocatori della NBA, addirittura parte del terzo quintetto All NBA nel 2017, sembra aver terminato la sua esperienza nella Capitale. Già lo scorso anno ci furono vari scricchiolii nello spogliatoio, ma quest’anno il rendimento davvero insufficiente della squadra sembra aver fatto esplodere la situazione, rendendolo agli occhi di stampa e tifosi come il più facile capro espiatorio. Non è mai facile muovere un giocatore di quel calibro, specialmente a metà stagione, ma la situazione è addirittura peggiorata dalla presenza della cosiddetta “trade kicker”, un’opzione del contratto che farebbe innalzare il salario di Wall in caso di cessione. Ma proprio gli impazienti Suns potrebbero sopportare queste condizioni per risolve il “buco” in regia e risollevare una stagione finora molto negativa.
Arrivato a Houston per comporre il terzo elemento dei “Big Three”, Carmelo Anthony è stato travolto dalle difficoltà della squadra texana, e la sua permanenza pare ormai agli sgoccioli. Gli ultimi anni di Melo sono stati molto sottotono, quindi è difficile ipotizzare gli scenari che il suo futuro potrebbe riservare. Il problema di Anthony non è mai stato il talento, semmai un approccio e un ego che spesso gli hanno precluso i risultati sperati al momento del Draft del 2003. Chi potrebbe essere interessato? Mentre i più “fantasiosi” – a causa delle dichiarazioni di Kyrie Irving riguardanti la mancanza di veterani nello spogliatoio – accostano Carmelo ai Celtics, e LeBron, a dispetto di un’amicizia che va oltre il basket, ha rimandato al mittente le illazioni di un interesse dei suoi Lakers, Portland potrebbe essere la destinazione più plausibile, non solo per le attestazioni di stima di Damian Lillard, e per il tentativo effettuato prima della sua cessione a Oklahoma City, ma anche per un line up che in effetti manca di un’ala di livello. Non manca l’onnipresente Philadelphia, anch’essa molto interessata in caso di taglio da parte dei Rockets.
E poi ci sono i Lakers di LeBron James, una squadra e un giocatore che attirano da sempre le attenzioni della stampa, delle attenzioni addirittura ingigantite dal difficile inizio di stagione. Una prima mossa è stata quella di abbracciare Tyson Chandler, ma è possibile che non sarà l’unico correttivo malgrado le attenzioni di Magic e Rob Pelinka siano concentrate sulla prossima estate. Detto di Anthony, sfumato Butler e inamovibile Kahwi Leonard, per il momento le voci più insistenti si concentrano su Korver (il fido scudiero di James a Cleveland). Ma i principali rumors riguardano l’ eventuale cessione di Brandon Ingram, la seconda scelta assoluta del Draft del 20016 che non ha convinto in maglia gialloviola e che, in prospettiva, sarebbe chiuso dalla presenza di James, Kyle Kuzma e dai giocatori che, presumibilmente, saranno gli obiettivi della prossima free agency (Kevin Durant, Kawhi Leonard, Jimmy Butler su tutti). Un’eventualità forse remota, ma un’opzione nel caso si presentasse un’occasione irrinunciabile.
Siamo solo a novembre, la strada verso febbraio e la chiusura delle trattative è ancora lunga ma il mercato sembra già in ebollizione. Se le premesse sono queste ci sarà da divertirsi nei prossimi mesi….