Che le cose si stiano mettendo per il meglio a Los Angeles? Dopo una partenza non certo in linea con le attese, nelle ultime 7 giocate il record è un ottimo 6-1, con la sola sconfitta contro i lanciatissimi Toronto Raptors. Tra l’altro la squadra ha un eloquente 4-0 dall’arrivo di Tyson Chandler che nonostante le statistiche non esaltanti, sta avendo un impatto molto positivo sulla squadra.
Molte le ragioni di questo cambiamento di marcia: la decisione di circondare LeBron James con quelli che sono considerati a ragione il futuro della franchigia, con Kyle Kuzma e Lonzo Ball in quintetto al posto di Rajon Rondo e Kentavious Caldwell-Pope. James di fatto si è trovato circondanto da un gruppo di giovani atletici e ipermotivati (con l’aggiunta della grande stagione sin qui disputata da JaVale McGee) ed è così ancora più diventato il fulcro del gioco, magari a discapito delle statistiche di Brandon Ingram e degli altri del quintetto ma questa è una cosa che è più o meno storicamente sempre successa nelle squadre con il Prescelto a dirigere le danze.
Il secondo quintetto è ora composto da giocatori di grande esperienza come i già ricordati Rondo (ora infortunatosi alla mano e probabilmente fuori per almeno 3 settimane), Caldwell-Pope, Chandler, Lance Stephenson e soprattutto Josh Hart, che sta realizzando 11 punti a partita con il 42% da 3 punti e che ha fatto avanzare voci di un Ingram sul mercato per dargli ancora più spazio.
Ci ha messo un po’ ad ingranare ma James sembra essere tornato ai livelli di onnipotenza che sembrano caratterizzare questa parte finale (ma sarà poi finale?) della sua carriera. Due notti fa ha superato nientepopodimenoche Wilt Chamberlain come quinto ogni tempo per punti realizzati, dopo i 44 rifilati ai Portland Trail Blazers e l’impressione che il record di Kareem Abdul-Jabbar possa essere un obiettivo realistico.
Merito anche a Luke Walton che dopo le molte critiche ricevute ad inizio campionato (dove il suo posto era stato messo in dubbio dalla stampa losangelina) ha saputo aggiustare rotazioni e soprattutto difesa, dopo i quasi 130 punti a partita subiti nella fase iniziale della stagione.
Difficile pronosticare questi Lakers, nel bene e nel male. Difficile possano fare strada nei playoff vista la gioventù dei giocatori chiave e le difficoltà dell’Ovest. La strada sembra quella giusta, nell’attesa di essere realmente competitivi per il titolo la prossima estate, magari riuscendo a scippare Kevin Durant dai Warriors….