Nello scorso weekend è andato in scena quello che secondi molti sarà l’anticipo di una prelibata finale scudetto, la sfida tra Reyer Venezia e Olimpia Milano, vinta dagli uomini di Pianigiani solo nei secondi finali grazie alle giocate dei propri leader.
Il coach della Nazionale italiana, e della Vanoli Cremona, Meo Sacchetti si è pronunciato in merito alla questione ai microfoni di Loris Drudi de “Il Gazzettino”.
“In una serie scudetto prevale la più forte, quindi Milano, ma attenzione, la Reyer ha dimostrato di esserci, di non avere paura, ha recuperato uno scarto importante (-22) lo scorso weekend, in una partita secca Venezia può dire la sua, per esempio in Coppa Italia.
L’ex coach di Sassari prosegue passando in rassegna le qualità del roster milanese:
“Perché Milano è la più forte? Ha giocatori letali dal perimetro come James e Micov, due pivot di stazza come Gudaitis e Tarczewski, che per altro sono molto migliorati, e poi hanno un organico profondissimo, basti pensare che domenica sera mancavano due realizzatori come Nedovic e Della Valle, ma le risposte sono arrivate comunque, soprattutto da Bertans. Anche Venezia comunque non scherza”, prosegue il CT della Nazionale, “ha una profondità d’organico simile, Deron Washington non ha praticamente mai giocato in campionato quest’anno e questo vuol dire tanto.”
Sacchetti viene poi interrogato sulla questione italiani e sul bel momento di forma di Stefano Tonut, uno dei
migliori azzurri del campionato:
“Stefano è stato bravo ad emergere in una squadra dove non è facile trovare spazio, dove c’è competitività, se mette questo impegno anche in Nazionale di sicuro non mi arrabbio…Oltre a lui sono molto contento del campionato di Ricci e Moraschini, è vero, gli italiani giocano poco, ci sono aspetti negativi ma talvolta ci sono anche cose di cui andare fieri, come questi ragazzi, tutti stanno emergendo superando una concorrenza importante.”
Infine una veloce parentesi sulla Nazionale e sul ritorno di Alessandro Gentile in azzurro:
“Il Triplete di Sassari sarebbe eguagliato solo dall’accesso ai giochi olimpici. Gentile? Sono curioso, ci sono stati gli infortuni, l’operazione alla mano, ho fiducia in Alessandro, viene da tre partite importanti in Spagna, non è a digiuno agonistico.”
Fonte: “Il Gazzettino”
Matteo Gualandris