A Cleveland continua l’opera di ricostruzione dalle macerie rimaste dopo la partenza di LeBron James. La franchigia dell’Ohio Lunedì ha infatti ceduto Rodney Hood ai Portland Trail Blazers.
Guardia classe ’92 di altezza 2,03 metri, Hood quest’anno sta realizzando una media di 12,2 punti a incontro.
La contropartita per i Cavaliers sono le due guardie Nik Stauskas e Wade Baldwin più una scelta del secondo round del draft nel 2021 e nel 2023.
Stauskas, classe 1993, alla sua quinta stagione NBA ha una media di 6,1 punti a partita in 15,3 minuti.
Wade, del 1996, quest’anno sta trovando spazi limitatissimi, con soli 6 minuti a partita.
L’obiettivo di Cleveland nella trade è quello di risparmiare spazio salariale e acquisire scelte future al draft.
Hood era in scadenza di contratto e, considerato che i Cavaliers non hanno più nulla da chiedere alla stagione, se non perdere il più possibile per assicurarsi un’ottima scelta al prossimo draft, è evidente qual è la loro mossa.
Infatti, con le cessioni di Kyle Korver, George Hill, Sam Dekker e quest’ultima di Hood hanno acquisito ben sette scelte future al Draft. Inoltre, avendo snellito il loro tetto salariale, potranno avere buone chances nel mercato estivo, in cui ci saranno moltissimi free agents di valore.
In quest’ottica Cleveland cercherà di scambiare anche Alec Burks e JR Smith prima della chiusura del mercato il 7 Febbraio.
Perché lo scambio si concretizzasse ci doveva essere l’assenso del giocatore, che aveva nel contratto una clausola che gli garantiva il diritto di veto. Le voci degli addetti del settore però riporterebbero che Hood avrebbe accettato con entusiasmo, perché a Portland avrà la possibilità di rilanciarsi e di aiutare i Trail Blazers nella loro corsa nei playoffs.
In effetti i Blazers nello scambio hanno perso due giocatori poco utilizzati, per acquisirne uno che, pur non fenomenale, è comunque un buon elemento. Sicuramente, con i ritmi frenetici dei playoffs, tornerà utilissimo, allentando un po’ la pressione su Damian Lillard e CJ McCollum.