“Which one of you guys is going to finish second?”
Larry Bird fu chiarissimo quando entrò nello spogliatoio della Reunion Arena di Dallas.
A quel “Chi di voi arriverà secondo?” gli altri partecipanti del “3 Point Shootout”- Dale Ellis, Eric “Sleepy’ Floyd, Craig Hodges, Norm Nixon, Kyle Macy, Trent Tucker e Leon Wood – si voltarono lasciando trasparire tutta la loro sorpresa a una domanda così arrogante.
Ma quello era Larry Bird, il più grande tiratore della NBA dell’epoca e uno dei migliori della storia.
Larry iniziò in sordina, con i primi due turni leggermente sottotono per le sue qualità, ma il bello lo aveva riservato per la finale.
Lo sfidante era Craig Hodges, la guardia che negli anni successivi, con la maglia dei Bulls di Michael Jordan, vinse ben tre volte consecutive lo Shootout. Stanco per la fatica accumulata nei turni precedenti, e per lo spareggio con Ellis, Hodges terminò il suo giro a soli 12 punti, la sua peggior prestazione di giornata. “Non ha più gambe” sentenziò il grande Bill Russell, presente a Dallas in veste di commentatore televisivo.
Bird non perse tempo e inanellò una serie impressionante di canestri, mandando a segno ben 11 canestri consecutivi e raggiungendo quota 13 già a metà percorso. Una volta ottenuta la vittoria si rilassò, ma finì comunque con un maestoso 22.
Alla fine, Larry intascò l’assegno di 10.000 dollari e fece notare che “il mio nome era già stato scritto sull’assegno da settimane”.
Anche Kevin McHale sottolineò come la vittoria non fosse mai stata in discussione: “Una volta saputo che Larry avrebbe vinto 10.000 dollari soltanto tirando delle triple, sapevo già che non ci sarebbe stata storia”.
Aveva ragione, e non ci sarà storia neanche nelle successive edizioni del 1987 e 1988, tutte vinte dal “Biondo di French Lick”.
Che dire, era Larry “Legend”.