La Procura Federale ha aperto un’indagine in merito alle parole di Massimo Gritti (Direttore Sportivo della società Remer Treviglio) pubblicate attraverso un post sulla pagina personale Facebook. Tali parole, riferite a fatti accaduti durante la gara di Serie A di calcio Napoli-Juventus, contengono espressioni di grave discriminazione territoriale.
L’indagine coinvolge anche il Consigliere Federale Marco Tajana, che ha messo “mi piace” al post social di Gritti.
Ufficio Stampa Fip
Questa la risposta sui social del dirigente lombardo:
Inizio subito chiedendo scusa senza alibi e senza giustificazioni per quanto ho scritto ieri pubblicamente su questa piattaforma social. Lo faccio perché so di avere sbagliato nei modi e nei termini e soprattutto di aver scritto “di pancia”, da tifoso juventino, come in un qualsiasi bar sport, una frase che, riletta, non corrisponde al mio pensiero né ai miei sentimenti verso il popolo napoletano di cui, anche di recente, ho potuto apprezzare l’inestimabile e sincera ospitalità.
Come tutti sanno non scrivo mai e non commento mai se non di calcio, davvero senza rendermi conto (ma da stamattina mi è molto più chiaro) degli effetti incontrollabili attuali dello strumento mediale social. Ho sbagliato: ho scritto scioccamente da tifoso senza alcun sentimento “razzista” ma solo ed esclusivamente campanilista, certo senza che ciò costituisca un alibi, in modo certamente inappropriato.
Di ciò chiedo ancora sinceramente scusa.
Raffaele Baldini