Dai colpi in testa a quelli in coda. Se il mercato durante la sosta per la Coppa Italia ha infiammato la sfida per il vertice, non sono da meno le squadre che lottano per la permanenza in A2, a Est come a Ovest. Nel girone occidentale, infatti, per una Cassino che prova a giocarsi la carta Micheal Ojo per sostituire Dalton Pepper e inseguire quello che sarebbe un vero e proprio miracolo, c’è una Legnano che con l’innesto di Marco Laganà è stata capace di espugnare Rieti, tornando alla vittoria dopo quattro ko consecutivi. Un buon viatico che intanto allontana ancor più la retrocessione diretta, oltre a dare fiducia per il futuro. Infine, l’altra squadra coinvolta sarebbe la Mens Sana Siena, ma con le note vicende societarie, al momento la partita nella città del Palio si gioca su altri versanti.
Diversa è la situazione nel girone Est. Attualmente la classifica racchiude ben quattro squadre in soli due punti, con Jesi, la Bakery Piacenza e Cagliari a quota 14 e la Baltur Cento fanalino di coda ma staccato di sole due lunghezze. Ma nemmeno Ferrara e l’Assigeco, appaiate a 18 punti, possono stare tranquille. Intanto il primo squillo lo piazza Jesi: da tempo vigile sul mercato visto il calo di rendimento di Dillard e i problemi al ginocchio di Knowles, la Termoforgia firma un giocatore di alta caratura come Rayvonte Rice. Esperto di questo campionato, potrebbe essere il colpo giusto per piazzare la zampata buona in un campionato che, anche nelle zone calde, ha ancora molto da dire.
Da qui alla fine della regular season, infatti, saranno ben sei gli scontri diretti da disputare, quattro dei quali potrebbero trasformarsi in autentici spareggi visto che arriveranno proprio nelle ultime giornate e coinvolgeranno proprio le quattro squadre che sono sul fondo della classifica. Chi ne potrebbe beneficiare è Jesi che, oltre allo scontro diretto in proprio favore con la Bakery, si giocherà gran parte della stagione in un rush finale in cui affronterà sia Cagliari (in casa) che Cento (in trasferta), oltre a poter provare a strappare punti con Ravenna, Imola e Mantova.
Discorso simile anche per Cagliari. Detto dell’incrocio con Jesi alla terz’ultima, la Hertz, che dall’innesto di Janelidze a dicembre ha invertito la rotta, può puntare anche sulla doppia sfida con le piacentine per mettere in cascina punti pesanti. Tre match fondamentali non solo per gli scontri diretti ma anche considerato un calendario che, per il resto, risulta tutt’altro che semplice con sfide complicate come quelle con Udine, Fortitudo e Montegranaro.
A Piacenza, invece, il rischio è quello di un derby che potrebbe diventare fratricida. Nonostante i 18 punti in classifica, infatti, all’Assigeco di Ceccarelli servono ancora almeno un paio di vittorie per allontanare definitivamente la zona caldissima. E tra scontri diretti e sfide alle prime della classe potrebbe ritrovarsi in una situazione complicata come uscirne senza colpo ferire, godendosi così una fine di campionato tranquilla. Clima diverso sull’altra sponda del Po. La Bakery, infatti, viene da cinque sconfitte consecutive e ha bisogno di punti come se fossero ossigeno. Molto passerà dalla sfida con Cagliari e, forse, dal derby anche se questa squadra, pur con un Crosariol in più, all’andata fu capace di infliggere la prima sconfitta stagionale alla Fortitudo. Situazione molto simile a quella di Cento che, dopo tanti stravolgimenti a livello di roster, anche per gli infortuni, (l’ultimo è stato l’arrivo di Tyshawn Taylor da Torino) e il cambio in panchina, è nella posizione di classifica peggiore. Il programma non è affatto dei più semplici, la situazione difficile da decifrare visto che molto probabilmente passerà dal rientro di James White, fattore decisivo per gli emiliani.
La più lanciata di tutte, invece, è senz’altro Ferrara: dall’arrivo in panchina di Spiro Leka, la Bondi ha perso soltanto contro Montegranaro, cogliendo nelle ultime quattro giornate altrettanti successi e ritrovando gioco e fiducia. E in un momento del genere anche il calendario può non essere un grandissimo ostacolo. Ma attenzione a dare per risolta la situazione, visto che, in questo frangente, quasi tutte le squadre si giocano l’obiettivo stagionale.
L’ulteriore incognita, infatti, sarà proprio questa, che in questo girone tutte le pretendenti hanno qualcosa da giocarsi e lo faranno sino in fondo. Un equilibrio instabile, insomma, in cui qualsiasi giornata può essere quella decisiva, in un verso o nell’altro.