L’NBA cambia alla velocità della luce ed anche uno dei migliori di sempre, come Pat Riley, può fare degli errori perché la gestione di una squadra cambia. Nell’estate del 2016 e in quella del 2017, grazie al grande spazio salariale, gli Heat, dopo aver fallito free agent importanti, primo tra tutti Gordon Hayward, hanno firmato una serie di contratti onerosi sfruttando lo spazio salariale a disposizione. Sono arrivati contratti pluriennali per giocatori come Hassan Whiteside, Tyler Johnson, James Johnson, Kelly Olynyk e Dion Waiters. La strategia si è dimostrata del tutto fallimentare: la squadra ha perso ogni spazio di manovra sul mercato, i giocatori non hanno attratto gli altri GM per scambi e trattative, come sperava Riley, la squadra è rimasta “in the middle” stazionando sempre in zona playoff ma senza ambizioni di progresso e di vittoria finale sul breve e lungo termine.
La stagione 2018-2019 stava proseguendo sulla stessa linea, con la squadra falcidiata dagli infortuni, con un saliscendi di rendimento difficile da digerire per stampa e tifosi. Poi qualcosa è cambiato: intanto da inizio stagione, anche in concomitanza con l’infortunio del titolare Goran Dragic, è stato spostato in cabina di regia Justise Winslow che ha risposto con i migliori numeri in carriera, risultanto maggiormente decisivo sia in attacco, sia in difesa, potento sfruttare al meglio la sua duttilità difensiva.
Secondo di poi: Riley ha scambiato Tyler Johnson e Wayne Ellington, prendendo in cambio Ryan Anderson da Phoenix, giocatore dal contratto oneroso ma all’ultimo anno di garantito, iniziando a snellire il monte salari. E’ stato anche deciso di riportare in quintetto Olynyk, sinora tenuto in disparte per ragioni di luxury tax (al raggiungimento di un certo numero di minuti, sarebbero corrisposto un milione in più di bonus) e la mossa ha dato una grossa spinta agli Heat. Per lui 15 punti a partita dal primo febbraio, con il 54% al tiro e il 47% da 3 punti.
Erik Spoelstra ha spostato in panchina il rientrante Dragic e Whiteside, promovendo un quintetto con Winslow, Waiters, Olynyk, Josh Richardson e il secondo anno Bam Adebayo. Ne sono uscite 4 vittorie nelle ultime 5 partite, con lo scalpo di prestigio di Golden State con il tiro all’ultimo secondo di Dwyane Wade e la sconfitta di misura con Houston.
Riley si dice fiducioso di attrarre nei prossimi 2 anni free agent continuando a creare spazio salariale. Non sarà facile vista la concorrenza e visto che l’estate del 2020 sembra non ricca di free agent come quella del 2019. La strada intrapresa sembra comunque, finalmente, quella giusta e il quintetto attuale sembra quello adatto per puntare ai playoff e far continuare il processo di crescita di Winslow, Richardson e Adebayo, al momento il futuro di questa squadra. Winslow e Richardson hanno anche firmato rinnovi a prezzi contenuti per i folli contratti NBA di questa era e questo mette la squadra in buona posizione per muoversi sul mercato.