Un passo in avanti per entrambe le regine: Fortitudo Bologna e Virtus Roma piazzano un altro mattoncino nella corsa che porta alla Serie A. Eppure le due vittorie vanno distinte vista la situazione alle loro spalle.
Da un lato, infatti, per la Fortitudo se non è il colpo decisivo poco ci manca. Ravenna era uno dei tranelli in cui la truppa di Martino poteva incappare, vuoi per l’avversaria, vuoi perché arrivava dopo la Coppa Italia e le tre partite giocate in tre giorni: per una squadra con quegli elementi e quell’età media qualche strascico poteva rimanere. La forza del gruppo, la solidità e l’abilità a giocare queste partite, però, hanno permesso di strappare due punti per nulla scontati, come dimostrato da un match sempre in equilibrio e con l’ex Montano che, a 30” dalla fine, ha avuto in mano la palla del pareggio.
E questo successo può valere doppio, forse addirittura triplo. Lo stop di Montegranaro a Treviso dopo 12 vittorie consecutive, infatti, porta a quattro i punti di vantaggio della Effe sulla Poderosa; distacco che, virtualmente, però, va considerato di 6 lunghezze visto lo scontro diretto favorevole a Bologna. Di fatto quasi un’ipoteca sulla promozione considerando calendario e circostanze.
Il prossimo, grandissimo, ostacolo per i felsinei sembrerebbe essere quel derby con Forlì così tanto sentito quanto spesso ricco di sorprese. Quando? Alla terz’ultima giornata e dopo tre match che la Fortitudo potrebbe tranquillamente portare a casa. Quindi, per coltivare ancora speranze Montegranaro dovrebbe fare filotto (e ha tutte le carte in regola per farlo) e magari sperare in almeno una battuta d’arresto dei rivali, così da metterli in una situazione di pressione che potrebbe rivelarsi pericolosa.
D’accordo che in questo sport tutto può succedere, ma, senza dare per chiuso ogni discorso, sarebbe un ribaltone clamoroso che entrerebbe di diritto nella storia del campionato di A2. Ancora più incredibile sarebbe un ritorno in corsa anche di Treviso. La De’ Longhi, che con la vittoria su Montegranaro e la Coppa Italia diventa la favorita numero uno per la promozione passando dai playoff, è staccata 6 lunghezze dalla Fortitudo con lo scontro diretto a sfavore. Ergo, per centrare il primo posto dovrebbe sperare in almeno quattro sconfitte su sei di Bologna, a fronte di un percorso pressoché immacolato. Ma visto l’inserimento di Logan e il successivo periodo di rodaggio, facile che nella Marca faranno all-in sulla post-season cercando di centrare il tanto agognato traguardo.
Diversa invece la situazione ad Ovest. La Virtus Roma rimane in vetta con due punti di vantaggio, stavolta però sulla sola Capo d’Orlando. Una situazione che, vista anche la vittoria netta su Tortona, maturata al termine di un match sempre sotto controllo che ha visto sugli scudi il duo Usa Moore-Sims ben coadiuvati da Sacaggi, le permette di riguadagnare qualcosa nella corsa alla Serie A. Lo show di Jordan Parks, uomo copertina del girone Ovest con 39 punti a referto in 37 minuti, abbatte forse l’inseguitrice più temibile, quella Rieti che sfiderà proprio domenica prossima. In caso di doppia vittoria dei sabini (ieri e nel successivo mezzogiorno di fuoco), infatti, la banda di Bucchi si sarebbe potuta ritrovare senza più la testa e con uno 0-2 pesantissimo nel computo degli scontri diretti. Ma rimane un’eventualità, visto che Capo d’Orlando, una delle formazioni più lanciate in questo momento, si è presa il secondo posto in solitaria a soli due punti dalla Virtus, ma con il doppio confronto da ribaltare. Rimane in corsa anche Bergamo che, con qualche brivido di troppo, deve vincere due volte contro Trapani una partita che al 20′ sembrava chiusa sul 55-29 per i lombardi.
Una previsione? Impossibile farla. La Virtus Roma si è presa un leggero vantaggio, ma nulla è ancora deciso. Oltre a essere quasi nulle le distanze, c’è un calendario che, nelle prossime giornate, nasconde tante insidie e diversi scontri diretti. Senza dimenticare poi come andrà a finire la questione Siena…