Varese batte la Vanoli Cremona 83-64 e riparte di slancio dopo i 20 minuti a fari spenti di Avellino. Partita dalla trama chiara sin dall’inizio, in cui l’organizzazione e le regole del gioco dei ragazzi di Caja riescono ad avere la meglio sul talento offensivo della squadra di Sacchetti, con la Openjobmetis che comanda da un capo all’altro, e che non perde mai la bussola, nemmeno quando chi ha meno talento, ed organizzazione in campo, ovvero i tre inadeguati signori in grigio provano a rovinare una delle più belle gare viste sino ad ora, l’unico neo della gara l’infortunio di Travis Diener, che prova stoicamente a rientrare nel secondo tempo alzando però subito bandiera bianca, ciò mette Ruzzier sotto una pressione che il play veneziano fatica a tenere, Sacchetti dal canto suo, con la sua consueta dose di onestà riconosce che “con Travis forse sarebbe stata una gara un pò migliore ma non penso che il risultato finale sarebbe cambiato”.
Varese come detto giuda da un capo all’altro, comandando nel pitturato, 59% da due e 41 rimbalzi, solo 7 palle perse contro i 12 assist e le 7 recuperate. Difficile poi, come ammette Caja, cercare il migliore, con un Archie dominante, un Salumu con forte impatto sui due lati del campo, un Cain da 14 rimbalzi, un Moore impreciso ma con la bacchetta del direttore d’orchestra saldamente nelle sue mani, oltre ai 19 punti del “solito” Avramovic, con una difesa di squadra precisa e con adeguamenti che mandano in tilt l’attacco ospite, e un gioca d”attacco con organizzazione metodica, una sorta di Tiki Taka applicato alla pallacanestro, in cui si calcola anche l’uso degli ultimi decimi, come Avramovic che attende per poi penetrare e staccare la palla dalla mano all’ultimo decimo, o il canestro di Ferrero che chiude il terzo quarto, con palla che si stacca dalla mano sulla sirena.
La Openjobmetis, come detto parte di slancio, scappando subito via 10-2, buon per il Meo che Diener estrae due triple dal cilindro in un primo quarto chiuso a quota 13 col 29% al tiro, mentre Varese torna dare gas con Archie e Salumu chiudendo a quota 23. La Vanoli rientra sino al 27-24, Varese accelera nuovamente con Avramovic, poi Diener si scaviglia lasciando il campo, in una gara che tiene sempre ritmi da sfida all’ok Corral. Crawford e Saunders ridanno fiato alla Vanoli che va al riposo con 7 punti da recuperare sul 42-35.
Peccato pero che la Openjobmetis di oggi abbia fatto tesoro della debacle di sette giorni prima e non molli un centimetro al ritorno in campo, tornando a tessere la sua tela, 10 punti di Avramovic lancia Varese al +10 prima che gli arbitri ci mettano lo zampino con quarto fallo e Tecnico (5°) ad Archie ed all’Attilio furioso (“mi aspetto che qualcuno della società parli di queste cose, che non mi piacciono”).
La Openjobmetis vince la gara qui, non perdendo testa e bussola quando avrebbe potuto farlo, e torna a macinare gioco prima andando all’ultimo riposo sul 60-51, poi sfruttando alla perfezione un Avramovic on fire: 8 punti filati e 68-56, prima che capitan Ferrero con un 3+1 faccia capire che è ora di mandare i titoli di coda. Da lì Cremona segna solo due miseri punti e la Openjobmetis dilata il vantaggio sino all’83-64 finale. Ora partenza per il Belgio, con due punti fondamentali conquistati sulla strada dei playoff.
Luciano Chiesa