Fonte: Gazzetta dello Sport
A Reggio Emilia piove sul bagnato. Definirla una stagione maledetta è forse riduttivo se il tuo ultimo rinforzo, l’esterno americano Patrick Richard, scende dall’aereo, gioca 26 minuti contro Varese e poi si ferma. Il verdetto, dopo le due partite ai box con Milano e Avellino, è arrivato ieri al seguito di alcuni esami approfonditi: ernia discale acuta, stop forzato e tempi di recupero da definire. Tanti saluti alla sfida salvezza di domenica con Pistoia e, forse, al resto del campionato. Un pugno nello stomaco per il diesse Frosini che, con l’ingaggio di Richard, si era giocato l’ultimo visto nel format 5+5. Gli errori e le disavventure non si contano nella disastrata stagione reggiana: Butterfield, tiratore mortifero che viaggiava con il 41% dall’arco, è scappato negli Stati Uniti per fare l’agente immobiliare. Ledo, capocannoniere del campionato nelle pri- me otto giornate, è stato allontanato per motivi disciplinari, Griffin per un rendimento insufficiente, Elonu ha risolto il contratto dopo un infortunio e KG Rivers ha ottenuto la cessione alla Stella Rossa di Belgrado. Ora il club emiliano si ritrova ultimo in classifica, parte dal -2 dell’andata con i toscani e rischia di non avere a disposizione nemmeno Aguilar, l’elemento di maggior classe. Per questo il club sta esaminando l’ipotesi di passare al 6+6, per avere un altro visto. Restando con il format 5 + 5 gli emiliani possono attingere solo dall’A-2 (fallito l’assalto a Simmons, centro di Montegranaro) oppure dal mercato dei comunitari che al momento non offre nulla. «Atteggiamento inaccettabile, se non si cambia farò giocare i ragazzini», ha tuonato coach Pillastrini dopo il -32 di Avellino. Se l’andazzo è questo, sarà una strada obbligata.