Gli arrivi prima di Jimmy Butler e poi di Tobias Harris sembrano hanno proiettato i Philadelphia 76ers nelle parti alte della Eastern Conference e in lotta con Milwaukee e Toronto per l’accesso alla finale NBA. Il calendario recente parla di 6 vittorie consecutive, con scalpi importanti come Indiana, Milwaukee e la bestia nera Boston, sconfitta lo scorso mercoledì notte dopo un acceso confronto.
Il record di Philadelphia è 38-19 dall’arrivo di Butler e 12-5 dall’arrivo di Harris. Il quintetto base, composto oltre che da Butler e Harris, da Joel Embiid, Ben Simmons e JJ Redick ha il miglior net rating della lega e grazie all’aggiunta di un giocatore versatile come Harris, crea spesso e volentieri problemi di marcatura alle squadre avversarie.
Chiaro che grande parte dei successi della squadra di coach Brown, una delle prime in NBA per punti segnati, sia da imputare alla stagione incredibile sin qui disputata da Embiid. Il centro camerunense è ai massimi in carriera in ogni voce statistica e ha dato prova di potersi caricare sulle spalle la squadra e di essere giocatore decisivo, pur avendo in squadra un giocatore della forza e del carisma di Butler. 40 punti contro Milwaukee, 37 con ben 22 rimbalzi contro i Celtics.
Chiaro che la squadra si presenti ai playoff come una di quelle da battere ad Est. Son tutte rose e fiori? Decisamente no, visto che i problemi non mancano; le trade per Butler e Harris hanno lasciato la squadra priva di una panchina di rilievo a questi livelli, con i soli Mike Scott, l’idolo locale T.J. McConnell, James Ennis III e, solo in alcune circostanze, Boban Marjanovic in grado di dare un contributo alla causa ma non paragonabile ai titolari.
La salute di Embiid resta un punto di domanda non banale, dopo le 3 settimane di riposo avute quest’anno e i tanti storici problemi a ginocchio e caviglia. C’é una limitazione di minuti a quarto per il giocatore. Simmons rischia nei playoff di essere deleterio con la sua mancanza di tiro e le difese che, una volta schierate, gli lasciano metri di spazio per raddoppiare gli altri 4.
In vista dell’estate ci sarà da sciogliere i dilemmi Harris/Butler, entrambi in scadenza, con il secondo che ha sempre dichiarato di volere un massimo salariale e il primo che non si accontenterà di molto di meno, vista la grande stagione sinora disputata.
Tante certezze e tanti dubbi per Philadelphia che avrà molte risposte proprio dai prossimi playoff.