Coach Zare Markovski, più volte accostato a Pistoia ma ancora senza squadra, è stato intervistato dal Corriere Adriatico:
“I TECNICI SONO FIGURE PRECARIE” – Non solo Pistoia mi ha contattato. Mi sto irrigidendo con gli anni che passano, mi faccio delle domande. Mi chiedo come mai per un allenatore che ha fatto Eurolega e finali il mercato sia così crudele. Non andrei dappertutto. I tecnici sono figure precarie, è vero, io non capisco perché ci si ricordi di me durante la stagione e non d’estate. Ma va bene così. Non vedo l’ora di insegnare la pallacanestro. Sono aggiornato su tutti i campionati, tramite i canali video che ci sono non sfugge nulla. Girare i Palasport non mi è mai piaciuto, se non per allenare
RIDURRE IL NUMERO DI SQUADRE, NON AUMENTARLO – “Guardo la pallacanestro con amore e credo che i dati non giustifichino l’allungamento del campionato, semmai le squadre andrebbero ridotte. La situazione generale è peggiorata e non solo in Italia. Bisogna unificare il numero degli stranieri in tutta Europa, per esprimersi al meglio e produrre giocatori. Non mi spiego perché il primo torneo sia quello spagnolo, che ha due americani e quattro europei e noi con sei stranieri siamo meno contenti. Si è fermata la produzione di giocatori e di conseguenza tutto il movimento. Gli italiani bravi sono andati in Nba e non siamo più stati in grado di produrre”.