Treviso testa di serie numero uno di tutti i playoff, Ravenna ultima qualificata e Jesi retrocessa diretta in Serie B con la Bakery Piacenza e Cento automaticamente ai playout. Sono questi i verdetti che mancavano al Girone Est di Serie A2 che ha vissuto 40′ minuti finali a dir poco esaltanti con classifiche che, a distanza anche solo di cinque minuti, cambiavano e ricambiavano completamente in tempo reale. Senza dimenticare poi le posizioni nella griglia dei playoff ancora da stabilire, con i tanti dualismi che, solo alla sirena finale, hanno trovato la loro soluzione.
Alla fine, considerato anche il criterio del quoziente punti, la testa di serie numero uno di tutti i playoff sarà la De’ Longhi Treviso: un Logan immarcabile e autore di 21 punti in 27′ ha trascinato gli uomini di Menetti a una netta vittoria su Udine 77-59, relegata così in quinta piazza (aveva bisogno di un successo per salire di un posto). Per l’APU GSA, però, anche i due punti non sarebbero stati sufficienti vista la concomitante vittoria di Verona su Cento 74-70 al termine di un match passato per larghi tratti a inseguire gli emiliani. La Baltur, infatti, trascinata da Taflaj e Tyshawn Taylor (rispettivamente autori di 16 e 22 punti) si era spinta sino al vantaggio in doppia cifra prima di essere ripresa e superata dalla Scaligera. Per gli uomini di Luca Bechi, però, il rischio retrocessione diretta è scongiurato.
La vittoria della Bakery sull’Assigeco nel derby di Piacenza, 84-81 con 24 punti di Keith Appling e i due liberi della staffa di Marques Green, e la concomitante sconfitta di Jesi in casa con Mantova, 87-81 con il duo Visconti-Morse sugli scudi, fanno sì che proprio i marchigiani lascino (con tanti rimpianti) la Serie A2 dopo oltre vent’anni di militanza. E pensare che, per come si erano messe le partite, proprio la Bakery è stata a un passo dal baratro con Jesi che, a metà secondo quarto, si è ritrovata in vantaggio persino di 17 lunghezze. Alla fine però il 14-0 propiziato dalle tre triple di Veideman e la rimonta di Verona sulle ali del duo Ferguson-Vujacic hanno condannato la Termoforgia alla discesa diretta in Serie B. E questa maxi-parità a tre squadre premia addirittura i piacentini che, per la classifica avulsa, si prendono il terz’ultimo posto regalandosi il vantaggio del fattore campo in tutti i playout (miglior quoziente punti rispetto anche a Legnano e Cassino). Chi invece non ha voluto aspettare gli esiti dagli altri campi è la Hertz Cagliari che, con la vittoria 104-102 su Montegranaro trascinata dai 23 di Miles e i 22 in 23′ di Diop (inutili i 39 di uno strepitoso LaMarshall Corbett), legittima la salvezza diretta compiendo una grande rimonta fatta di 10 successi in 19 partite dopo l’1-10 maturato nelle prime 11.
Quanto alla post season, Mantova, per effetto della sconfitta di Roseto sul campo della Fortitudo Bologna 92-81 (una Effe apparsa in ripresa e pronta per la doppia sfida con la Virtus Roma per il titolo di Campione d’Italia Dilettanti), si aggiudica la settima piazza, che poteva essere anche la sesta qualora Forlì non avesse battuto Imola 100-97 dopo un tempo supplementare. La formazione di Marcelo Nicola ha sofferto e non poco contro una Le Naturelle che ha provato sino all’ultimo a giocarsi tutte le chance di playoff. Alla fine, però, è stato uno Jacopo Giachetti da 31 punti a regalare i due punti alla Unieuro che valgono il sesto posto e la sfida con Rieti. Per Imola, però, almeno in questa serata ci sono pochi rimpianti. Con la vittoria in uno degli altri derby di giornata, infatti, Ravenna legittima il nono posto espugnando Ferrara con un Adam Smith da 29 punti e un secondo parziale da 29-16.
Dopo una stagione regolare così scoppiettante, non possiamo che aspettarci altrettanto dalla post season che inizierà domenica prossima (qui il programma e le date). Allacciamo le cinture, iniziano altri due mesi davvero caldi.
Carlo Maria Audino