Ci siamo! Anche quest’anno siamo arrivati, nei playoffs NBA, alla sfida che in molti considerano la finale vera e propria.
Quella, nella Western Conference, tra i campioni in carica Golden State Warriors e gli Houston Rockets, la squadra che di più, in questi due ultimi anni, ha saputo dare del filo da torcere alla corazzata californiana!
Molti addetti ai lavori infatti, ritengono che se c’è una squadra che può battere i Warriors questa è proprio Houston, guidata dalle due stelle James Harden e Chris Paul.
La prima partita se la sono aggiudicata, dopo un incontro molto duro, in cui sono sempre stati avanti, ma di pochissimi punti, i Warriors, con il punteggio di 100-104.
La squadra californiana è stata migliore nelle percentuali al tiro e a rimbalzo, mentre i Rockets, che hanno forzato molte palle perse da parte degli avversari, hanno basato il loro attacco, come da tradizione, sul tiro da tre, provando ben 47 tiri da fuori ma segnandone soltanto 14, con solo il 29,8% di percentuale.
Protagonisti della partita Kevin Durant da una parte e James Harden dall’altra.
Entrambi hanno chiuso la partita con 35 punti, ma sulla prestazione di Harden pesano negativamente i 12 tiri da tre sbagliati su 16 tentativi, fra cui l’ultimo, che avrebbe potuto portare la partita al supplementare.
La squadra Texana, se vorrà riuscire nell’impresa e prendersi la rivincita della scorsa stagione dovrà, per il proseguo della serie, cercare assolutamente di realizzare da tre con percentuali migliori.
I Rockets, infatti, come confermato da questa gara 1, sono una squadra che mette a segno molte triple, ma non con ottime percentuali.
Il loro gioco è dominato dagli attacchi in isolamento di Harden, che spesso si concludono con una tripla. Migliorare le percentuali da fuori, magari utilizzando maggiormente gli scarichi sul perimetro potrebbe essere fondamentale.
Altro punto cruciale sarà la voglia di Chris Paul, l’altra stella di Houston, di dimostrare finalmente di non essere uno che, sul più bello, delude. La sua bacheca dei trofei, come pure quella di Harden, non ha un anello da campione NBA.
Cosa un po’ anomala se si considerano i grandi numeri collezionati in carriera da questi due giocatori, sicuramente futuri Hall of Famers.
E’ solamente colpa del fatto che si sono dovuti scontrare con il ciclo vincente dei Warriors?
Le loro carriere promettono di essere ancora lunghe e luminose, certo, ma i due non sono di primo pelo, e forse sarebbe ora di cominciare a vincere qualcosa.
In questa prima sfida della serie Paul non ha particolarmente brillato, chiudendo con 17 punti e perdendo le staffe sull’ultimo possesso.
Il giocatore dei Rockets, infatti, prima ha rimediato un tecnico e poi si è fatto espellere.
Altro punto che potrebbe essere importante, per l’esito della serie, sarà la lotta sotto i tabelloni.
I Warriors saranno privi per il resto della stagione di DeMarcus Cousins, infortunatosi in gara 2 contro i Clippers.
I due sostituti, Kevon Looney e Andrew Bogut, hanno molto sofferto Montrezl Harrell durante la serie con i Clippers. Il rebus è se riusciranno a tenere a bada Clint Capela dei Rockets.
In questa prima partita Steve Kerr, allenatore dei Warriors, ha preferito schierare Durant in posizione di ala grande e Draymond Green come centro.
La mossa sembra essere stata buona, dato che Capela ha chiuso la sua prestazione con solo 4 punti e 6 rimbalzi.
In ogni caso, tutto lascia presumere che sarà una serie veramente combattutissima e il cui risultato finale non è certo scontato.
Sarà bello seguirla e vedere, alla fine, chi la spunterà!