Fonte: La Stampa
Non c’è pace a Torino, Gerasimenko recidivo sembra…
«Se i suoi soldi non si materializzeranno – è il parere di Paolo Terzolo, capofila della cordata “Una Mole di basket” – la Lega Basket avrà preso una posizione totalmente fuori contesto». Scenario sempre più ingarbugliato, insomma. Perché oggi come oggi la Torino cestistica è stata messa alla porta dalla Lega senza che l’oggetto del contendere – ovvero il magnate russo dell’acciaio, aggregatosi agli imprenditori locali in data 23 aprile, come da comunicato stampa societario – abbia ottemperato ai propri impegni. Ovvero: versare, in due parti uguali a distanza di pochi giorni, 450.000 euro. Soldi che si sarebbero aggiunti agli 875.000 versati la scorsa settimana da Antonio Forni, tuttora presidente, e dalle forze locali: soldi, questi, che sono stati utilizzati per pagare gli stipendi ai giocatori e per superare le verifiche della Comtec. Al fine di arrivare ai tanto agognati due milioni necessari per la ricapitalizzazione, sarebbe appunto servito l’apporto di Gerasimenko il quale, oltre ai 450.000 di cui sopra, si era impegnato a coprire il rimanente (1.125.000 euro) entro il 30 giugno. «Sinceramente, non so se vedremo quei soldi – continua Terzolo -. Se questo sarà lo scenario finale, le perdite non saranno coperte e la vecchia proprietà (Forni, ndr) deciderà il da farsi». In società c’è in realtà anche chi pensa (e spera) divedere entro pochi giorni il bonifico giungere a destinazione: tutto è insomma ancora possibile, compreso il fallimento dell’Auxilium nell’ipotesi più traumatica. Come è ovvio che sia, ieri è stata una giornata piena di voci, incontri e telefonate. Nello studio del notaio Montezemolo, con un’assemblea straordinaria, si sono tirate le fila di quanto accaduto provando a immaginare gli scenari futuri. Aspettando anche di ricevere il verbale della Lega Basket che decretava l’espulsione dell’Auxilium dalla stessa: l’invio deve avvenire entro dieci giorni dal- la riunione, dopo di che la palla passerà ai legali della società gialloblù che a quel punto decideranno quale strada intraprendere. Si potrà per esempio adire al collegio arbitrale e attivare nel contempo la procedura d’urgenza per sospendere la decisione di Lega Basket: impossibile comunque fare previsioni sull’esito finale della vicenda. Tra i punti fermi della stessa, restano al momento l’appuntamento del 7 maggio con la sindaca Appendine e il Consiglio Federale del 10, quest’ultimo chiamato a recepire la decisione della Lega Basket. Sulla carta, questi sarebbero stati anche i giorni in cui Feira e Terzolo avrebbero dovuto incontrare Fiat per verificare la fattibilità del rinnovo della sponsorizzazione: il clamoroso polverone alzatosi nel frattempo rende però difficile immaginare un lieto fine.