Mentre le sfidanti “si allungano” le serie, le due leader dei rispettivi gironi continuano la loro marcia immacolata: è questo il riassunto dei secondi atti di questi quarti di finale promozione di Serie A2, incroci che, specialmente nei match delle contender, hanno ancora molto da offrire con un altro colpo esterno roboante come quello di Bergamo sul campo di Montegranaro. Ma vediamo nel dettaglio i match.
Treviso – Rieti 81-63 (2-0)
Pur priva di David Logan anche in questo secondo atto, la De’ Longhi Treviso batte nuovamente la Zeus Rieti con un netto 81-63. Un’altra prova di forza dei veneti, specialmente perché cambiano alcuni protagonisti pur con le stese chiavi e (quasi) lo stesso scarto. Se, infatti, l’attacco ma soprattutto la difesa degli uomini di Menetti replicano l’efficienza di domenica scorsa, ai soliti Tessitori e Burnett, rispettivamente 17 e 13 punti, si aggiungono i sostanziosi contributi di due uomini che si alzano dalla panchina come Chillo e Uglietti (15 marcature il primo, 10 il secondo) che permettono alla squadra della Marca di archiviare anche questo secondo punto. Il copione della partita, molto simile a gara.1, vede i padroni di casa provare a scappare già dal secondo quarto quando Treviso vola sul +12, risultato che si replicherà all’intervallo. Stavolta gli ospiti provano a non mollare ma l’apporto di Jackson, 16 punti, e Tomasini, 11, non basta: capitan Imbrò e compagni piazzano il 22-10 che fa sprofondare a -23 una Rieti tradita ancora dalle percentuali (40% da due e 31% da tre) e garantisce ai biancoblù un immediato match point in casa della rivale.
Treviglio – Verona 65-61
Il segno di Ursulo D’Almeida, 19 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, sul punto del pareggio. Treviglio riesce a spegnere l’attacco di Verona nella seconda parte del match e trova l’1-1 con una ripresa perfetta che le permette di chiudere sul 65-61. E pensare che l’inizio dell’incontro sembra spingere Verona a un altro successo: con un parziale di 12-2 e un Candussi in grande spolvero (21 punti per lui alla sirena), la Tezenis prova a scappare spinta anche dalle prestazioni in doppia cifra di Ferguson, 14, e Vujacic, 11. I padroni di casa, però, non mollano e, dopo essere rimasti aggrappati alla partita, piazzano prima il 13-2 che riporta il match in parità e, nella ripresa, limitano fortemente l’apporto offensivo degli avversari (14 palle perse in totale e appena il 24% da 3, oltre ad aver segnato soli 24 punti nei secondi due quarti per la Scaligera). Subìto il sorpasso, Verona ha la forza di non mollare riportandosi sul 61 pari quando un canestro di Roberts e il successivo errore di Vujacic decidono il match in favore di una Treviglio che ha tanto dalla panchina (alla fine saranno essenziali anche i 14 punti di Palumbo) e riabbraccia Andrea Pecchia, in campo per 13′ pur senza andare a referto.
Benfapp Capo d’Orlando – Edilnol Biella 85-75 (2-0)
Cambiano i protagonisti, ma non muta granché il copione nemmeno nel secondo atto della serie tra Orlandina e Biella, con i paladini che controllano la sfida anche più di quanto non dica il +10 finale sul tabellone. Stavolta non serve una prova stellare degli americani (15 con 10 assist per Triche, 12 per Parks) alla Benfapp che, anzi, può fare affidamento su una convincente prova di tutto il “supporting cast”, dove in cinque segnano tra i 7 e i 9 punti e Joe Trapani è il top scorer a quota 18. Sono loro, infatti, a propiziare principalmente il break del secondo quarto (32-17) che permette alla squadra di Sodini di distendersi con agilità e vedere il suo vantaggio non scendere mai al di sotto delle dieci lunghezze, nonostante i generosi tentativi di una Edilnol (25 +10 per Sims, con 11/14 al tiro, 15 per Saccaggi) sempre priva di Chiarastella. Quindicesima vittoria in fila, quindi, tra stagione regolare e playoff per Mei e compagni, che venerdì sera hanno dunque il primo match- point con vista semifinale: era il 31 Gennaio e l’ultima sconfitta per l’Orlandina arrivò proprio sull’Hype Forum di Biella, 96-75.
Poderosa Montegranaro –Bergamo 73-75 (1-1)
Ad eccezione di qualche minuto a cavallo della fine del primo e l’inizio del secondo quarto, Bergamo, ancora senza Taylor, è sempre in vantaggio sul parquet del PalaSavelli e si impone, in volata, nella gara 2 della serie con la Poderosa. Trascinata da un Roderick (29, con 12 rimbalzi e 4 assist) di nuovo determinante – stellare il duello a distanza con Corbett (35 con 4/8 da tre) – la squadra orobica, anche a causa dei falli, è brava a sacrificarsi in difesa con dei quintetti piccoli nell’ultimo quarto, in cui il punteggio resta per lunghi quattro minuti inchiodato sul 55-63. La Poderosa ci prova una prima volta (62-65), ma si imbatte in un Zugno (12) chirurgico ed è costretta ad iniziare l’ultimo minuto e mezzo ancora sotto di otto lunghezze (62-70). Allora Corbett, di puro talento, segna due triple e Roderick realizza solo un libero, senza convertire il successivo possesso seguito all’antisportivo di Negri (69-71), ma lo stesso giocatore scuola Virtus Bologna dalla lunetta fa altrettanto, mancando l’aggancio. Nell’altalena del fallo sistematico non sbagliano mai Zugno, Amoroso (11) e Casella (72-75), così con tre secondi da giocare ancora Corbett deve sbagliare il secondo per prendere il rimbalzo, che gli torna tra la mani, ma il tiro da tre scoccato sulla sirena finisce sul secondo ferro. Bergamo, quindi, impatta con merito, ma la Poderosa, forte delle sue tredici affermazioni esterne in stagione regolare, ha già dimostrato di saper vincere con personalità anche a Latina nel primo turno.
A cura di Carlo Maria Audino e Donatello Viggiano