Nove giorni di riposo per prepararsi al meglio, mentre le future avversarie si daranno battaglia almeno per altri 40′: Treviso e Capo d’Orlando si rispondo a distanza, chiudono i conti e volano in semifinale aspettando l’esito delle altre due serie che, anche per quanto visto stasera, potrebbero anche allungarsi alla decisiva bella. Festeggia anche Legnano che sfrutta il fattore campo e domenica potrebbe già festeggiare la salvezza passando dai playout.
Zeus Rieti – De’ Longhi Treviso 85-90 (0-3)
Il cuore di Rieti e l’effetto di un PalaSojourner caldissimo non bastano per provare ad allungare la serie contro una Treviso cinica, spietata e che ritrova anche, seppur per soli 10′, l’apporto di David Logan. In un match anomalo a livello di punteggio per quanto visto sinora nella serie ma anche nella stagione di entrambe le squadre (si affrontavano le migliori difese di tutta la A2), gli uomini di Menetti completano l’opera raggiungendo la semifinale quasi rispettando il consueto copione: spinta dalle giocate di Burnett, 19 punti alla sirena, e di Imbrò, 16, la De’ Longhi resiste all’impatto iniziale dei padroni di casa per piazzare il parziale decisivo sempre negli ultimi cinque minuti prima dell’intervallo. Il 19-10 complessivo indirizza la sfida verso la squadra della Marca che va all’intervallo sfiorando la doppia cifra di vantaggio. Una doppia cifra che si materializza nella seconda metà di gioco quando la tripla da distanza siderale di Imbrò regala agli ospiti il +12; Rieti, con le unghie, i denti e le prestazioni di un Bobby Jones da 18 punti e 9 rimbalzi, ben coadiuvato da Toscano, 16, riesce a risalire sino al -8 in più occasioni ma senza mai trovare l’affondo decisivo per rimettere in discussione il match. A cinque minuti dalla fine, infatti, è ancora Burnett a scrivere il +16 che fa calare i titoli di coda, nonostante la reazione finale di Rieti che rende meno netto il passivo.
Tezenis Verona – Remer Treviglio 72-62 (2-1)
Treviglio ci prova, riesce a mettere in difficoltà Verona ma alla fine, con una difesa eccellente e un’ultima frazione da 28 punti segnati, la Tezenis conquista il punto del 2-1 che regala alla Scaligera la possibilità di chiudere la serie già domenica. Con Amato ai box e non utilizzabile, è Jazzmarr Ferguson a prendersi sulle spalle Verona, in cabina di regia e con tanti canestri pesanti, prendendosi la palma di MVP. Dopo un inizio equilibrato, sono proprio gli uomini di Dalmonte a provare il primo allungo, volando sul +10 al 14′; con un parziale di 11-2 però Treviglio torna immediatamente in partita e, al rientro dopo l’intervallo, trova le forze per passare a condurre spingendosi sino al +8. In quel momento entra in gioco Ferguson che, nell’ultimo parziale, firma sette punti consecutivi fondamentali nel break decisivo che fa volare la Tezenis dal -4 al +11. Di fatto il match si chiude qui. Cruciali nel 2-1 di Verona anche i 14 punti e 8 rimbalzi di un concretissimo Candussi; in casa Treviglio, autrice comunque di una prova coriacea che fa sperare i propri tifosi in un nuovo ribaltone come contro Roseto, non bastano i 14 punti di Roberts e la prestazione maiuscola di Palumbo che sigla 15 punti aggiungendoci 8 rimbalzi.
Edilnol Biella – Benfapp Capo d’Orlando 76-78 (0-3)
Per la prima volta nei playoff, ovvero al sesto tentativo, il predominio di Capo d’Orlando viene messo a serio rischio, ma il guizzo finale di Joe Trapani (canestro sulla sirena) conserva l’imbattibilità nella post-season dei paladini, portando a sedici le vittorie consecutive conteggiando anche l’ultima parte di stagione regolare. Era dal 31 Gennaio, proprio sul parquet dell’Hype Forum di Biella, infatti, che la squadra di Sodini non usciva sconfitta, inanellando, successivamente, una irresistibile striscia di soli successi. Sempre senza Chiarastella e con un Sims tenuto a soli sei punti, Biella è presa per mano da un incontenibile Saccaggi (30 punti con 12/12 ai liberi), in una sfida a basso punteggio – la prima per la Benfapp chiusa con un vantaggio sotto la doppia cifra e con meno di 80 punti segnati – in cui le squadre si scambiano il comando delle operazioni fino agli ultimi tre minuti. A quel punto Capo sembra avere il controllo (71-76 a 40’’ dal termine), ma Saccaggi – tutti suoi gli ultimi nove punti della stagione rossoblù – trova prima due liberi e poi il canestro da tre della parità a seguito di una iniziativa decisamente affrettata di Parks, senza che la Benfapp fosse riuscita a commettere fallo. A quel punto, però, è Joe Trapani ad inventare la prodezza decisiva, con un terzo tempo in corsa e la conclusione mancina che trova il fondo della retina, dopo aver ballato un paio di volte sul ferro.
Bergamo – Poderosa Montegranaro 86-77 (2-1)
Parziale sorpresa al PalAgnelli di Bergamo dove la BB14 (20 per Fattori e Benvenuti, 18 +15 per Roderick), ancora senza Taylor, aggiunge un’altra preziosa perla alla collana della sua stagione, battendo la Poderosa (Corbett 25, Simmons 15) per la seconda volta consecutiva nella serie. I marchigiani, infatti, pur comandando abbastanza costantemente lungo il corso del primo tempo, non danno mai la sensazione di chiudere definitivamente la sfida (bombe di Corbett e Mastellari per il 20-30 al 14’), facendosi riprendere in fretta da un controbreak confezionato prevalentemente dai lunghi di casa.
L’Azimut, allora, molto abile nell’alternare soluzioni interne con la bravura nell’aprire il campo col tiro da fuori dei suoi lunghi, prende fiducia e passa anche a condurre, quando Zucca, dall’arco, sigla il +6 (57-51) nell’ultimo giro di lancette del terzo quarto. La reazione ospite è affidata agli stranieri, che confezionano l’ultimo vantaggio della sfida (61-62 al 32’), dopodiché Bergamo difende bene la sua area ed è ancora micidiale dai 6.75 (sarà 11/22 alla fine), con la terza tripla nel solo quarto periodo di Fattori (82-73) che fa scorrere anticipatamente i titoli di coda sul terzo atto della serie.
Playout: Axpo Legnano – Bakery Piacenza 92-75 (2-1)
Nonostante il promettente buon inizio (5-12), si scioglie come neve al sole Piacenza (Appling 27, Castelli 14) che cade nettamente sul parquet del PalaBorsani in gara 3 dell’ultimo e decisivo turno dei playout. Spinta, come sempre, dai suoi stranieri (Raffa 30, Thomas 21) l’Axpo risponde con un incredibile 26-4, che indirizza irrimediabilmente la sfida a favore di Bortolani e compagni. Il secondo tempo è infatti un monologo dei padroni di casa, che nell’ultimo quarto toccano anche il +28 (80-52), prima di allentare un attimo le briglie pensando anche a gara 4, in programma già domani: un’altra vittoria lascerebbe Legnano in A2, rispedendo in B la Bakery – al pari delle altre due neopromosse – a solo un anno di distanza.
a cura di Carlo Maria Audino e Donatello Viggiano