I terzi atti del venerdì sera svelano già sei delle otto finaliste che si giocheranno l’accesso alla Final Four di Montecatini con due incroci già completi. Se, infatti, San Severo e Pescara (entrambe 3-0 su Matera e Nardò) dovranno aspettare domenica per conoscere le loro avversarie, i tabelloni A e B sanno già quale sarà il loro ultimo atto con Omegna-Milano e Orzinuovi-Cesena che si giocheranno i due posti in palio.
Tabellone A
Rekico Faenza – Paffoni Omegna 58-74 (0-3)
La Paffoni Omegna ingrana la quinta e conquista in anticipo la finale. Ancora imbattuta in questi playoff, i piemontesi, con una prima frazione da applausi chiusa sul 28-12, indirizza immediatamente il match pensando solo ad amministrare e cercare di chiudere in sole tre partite la serie. Missione riuscita per gli uomini di Ghizzinardi che, trascinati ancora una volta dal duo Balanzoni-Grande (16 punti a testa, importante anche il contributo di Bruno e Arrigoni, entrambi a quota 10), scappano via sin dai primi minuti con un parziale di 12-2 che mette subito spalle al muro una Faenza ancora con Venucci pochissimo in campo (solo 4′ per lui). I romagnoli, ovviamente, non ci stanno e provano in tutti i modi a ribaltare il risultato, riuscendo però, nel massimo sforzo, solo a risalire sino al -5 grazie al solito ottimo Sgobba (17 punti alla sirena finale). Di fatto, però, è solo un fuoco di paglia perché dopo il timeout di Ghizzinardi Omegna scappa ancora chiudendo i conti di una partita condotta dall’inizio alla fine sul 74-58 che le vale il pass per una finale scoppiettante contro Milano.
All Food Firenze – Super Flavor Milano 69-76 (0-3)
Una partita di grandissimo spessore e solidità permette alla Super Flavor Milano di espugnare il campo dell’All Food Firenze chiudendo immediatamente ogni discorso per la finale. Decisivo per il 76-69 finale è la terza frazione, nello specifico gli ultimi quattro minuti prima dell’ultimo intervallo in cui Paleari e compagni piazzano l’accelerazione decisiva. Dal +7 per Firenze, sancito dalla tripla di Touré che segna il tabellone due minuti dopo l’intervallo lungo, infatti, si passa prima al 44-44 e poi al 53-46 per gli ospiti, trascinati dai 23 punti di Simoncelli e dai 12 a testa di Eliantonio e Santolamazza; Firenze prova a rientrare, ma la prestazione difensiva degli uomini di Villa inceppa i meccanismi dei toscani. Non basta una partita solida di Vico da 16 punti e 6 dopo la disastrosa gara-2 ad allungare la serie: la Super Flavor trova la finale con una prestazione da grandissima squadra. E ora verrà il bello con un incrocio, come quello contro Omegna, che sicuramente lascerà dell’amaro in bocca a una delle due contendenti, date entrambe, a inizio anno, da molti come favorite per la partecipazione all’atto finale di Montecatini.
Tabellone B
ElaChem Vigevano – Agribertocchi Orzinuovi 56-58 (0-3)
Al termine di una partita a due facce al PalaBasletta a esultare è Orzinuovi che, pur soffrendo e non poco, viene trascinata dai 21 punti di Siberna e chiude la serie sul 3-0 impedendo a una Vigevano sempre pericolosa di accorciare le distanze e cullare magari il sogno di una possibile gara-5. Un match, come detto, altalenante e con due metà ben distinte. Nella prima, infatti, le due formazioni si fronteggiano colpo su colpo, giocando bene e con attacchi anche prolifici; nella seconda, invece, la contesa diventa più dura, maschia e tesa, con un 24-18 complessivo di parziale in 20′ che la dice lunga. In avvio sono gli ospiti a prendere in mano il pallino riuscendo, un passo alla volta, a costruirsi un vantaggio che tocca le 12 lunghezze a tre minuti dall’intervallo. I padroni di casa, però, spinti anche dal consueto e caldissimo tifo, non ne vogliono sapere di gettare la spugna e, con un fragoroso 16-0, ribaltano la situazione e si portano in vantaggio. Di break, in break. Il 10-0 di contro parziale dei bresciani, infatti, sembra quello decisivo ma il cuore di Vigevano fatto dai canestri di Verri (16) e Panzini sigla il 56-56 con cui si entra negli ultimi 3′. E qui succede di tutto: nel festival degli errori, a decidere la gara sono i due liberi di Galmarini a 51” dalla fine, con Benzoni (solo 5 punti con 2/14 al tiro) che allo scadere fallisce il tiro da sotto del potenziale overtime.
Amadori Cesena – Golfo Solbat Piombino 71-70 (3-0)
Da un finale thrilling all’altro. L’Amadori Cesena raggiunge l’Agribertocchi Orzinuovi in finale al termine di un altro match vietato ai deboli di cuore e vinto dai padroni di casa contro una Piombino comunque da applausi. Sono proprio i toscani, infatti, a partire fortissimo con un 11-2 che diventa immediatamente 14-4, spinti dalla voglia di non mollare e dalla leggerezza di avere ormai poco da perdere. E per un quarto il vantaggio mantiene quelle dimensioni, prima che non salgano in cattedra i veterani Brkic e Raschi (rispettivamente 20 e 15 punti alla sirena). Di fatto, però, Cesena non riesce mai ad avvicinarsi troppo prima dell’intervallo, finché, alla metà della seconda frazione, Trapani firma il 2/2 dalla linea che sancisce il primo vantaggio dei padroni di casa. I Tigers riescono a issarsi sino al +6, ma Piombino non molla spinta dai 20 punti di Mazzantini e i 14 di Procacci. Il finale è un’altalena di emozioni. Iardella infila i due liberi del sorpasso prima di commettere il suo quinto fallo su Papa; l’ala cesenate fallisce entrambi i tiri dalla linea della carità ma Brkic cattura la carambola e confeziona il 2+1 che vale la finale ed elimina una Piombino che esce comunque a testa altissima da questa stagione.
Tabellone C
Bawer Matera – Allianz Cestistica San Severo 80-85 (0-3)
Seconda finale consecutiva per San Severo (Ruggiero 18 senza errori dal campo, Rezzano 11) che, però, deve sudare come in gara 2 per avere ragione di una coriacea Matera (Del Testa 16, Sereni e Buono 10), costretta a chiudere qui la sua terza stagione consecutiva di Serie B. La squadra di Origlio comanda per larghi tratti la sfida (41-38 all’intervallo, 58-48 sul finire di terzo quarto), trascinata dai 20 punti di Iannilli, ma cede, alla lunga, alla solidità dei gialloneri, non senza qualche polemica arbitrale per un paio di fischi nel finale. La prima fuga, dunque, viene ricucita subito (58-57) dalla squadra di Salvemini che, però, subisce nuovamente un paio di canestri del centro avversario ex di turno (64-57) e venire ricacciata dal long two di Merletto (69-63). Servono, allora, due bombe di un chirurgico Sodero (9) ed una di Ruggiero ad alimentare il break di 13-2, con solo due liberi concessi, che riporta San Severo a +5 (71-76), neutralizzate, stavolta, da un canestro pesante di Buono e due liberi di Iannilli per la parità a 76. Dopo il 2/2 di Ruggiero, però, arriva proprio uno degli unici due errori dal campo (9/11) del numero 11 materano, prima del pick and roll che uno straordinario Stanic (28) usa per mandare a schiacciare Antonelli (8). Sembra finita, ma la Bawer è ancora a -2 a 10’’ dal termine, prima di un antisportivo che manda su tutte le furie la panchina materana e consegna, di fatto, la seconda finale consecutiva a Rezzano e compagni.
Ge.Vi Napoli –Pallacanestro Palestrina 67-65 (2-1)
Finale che uscirà dall’accoppiamento tra Napoli (Chiera 18, Bagnoli 16) e Palestrina (Ochoa 19), nel quale i padroni di casa, non senza soffrire, difendono il fattore campo conquistato in gara 1 e conservano la possibilità di giocarsi il match-point già nella sfida di domani, sempre sul parquet amico di Casalnuovo. L’inizio, anche grazie al rientro in campo di Guarino, è un monologo azzurro (37-23 a metà gara), che resiste inalterato anche nel terzo quarto (50-35 al 28’), nonostante i 10 punti nel parziale di Morici (13) provino a tenera a contatto i prenestini. Salgono in cattedra, allora, anche Carrizo (8) e Ochoa (54-48), con i liberi del primo (59-57) neutralizzati, a fatica, dai bei canestri di Bagnoli e Chiera: 63-57 a meno di cinque minuti dal termine. Stavolta è Ochoa a colpire dall’arco e Rischia (9) ha l’orgoglio, sempre da tre, di cancellare il precedente 1/3 ai liberi (65-64), prima del canestro di Dincic ed il solo libero di Carrizo, che inaugurano, sul 67-65, un finale senza più alcun punto su entrambi i fronti. Da un lato Rizzitiello (5) pesta la linea laterale, dall’altro Guarino segnerebbe il gran canestro della vittoria, se non fosse che arriva un attimo dopo lo scadere dei 24’’, lasciando a Palestrina il tiro per vincere. E’ molto simile a quello con cui Carrizo ha deciso gara 1 dei quarti con Corato, ma stavolta, anche per la buona opposizione di Dincic, l’esito è diverso e si spegne solo sul ferro, ma non è ancora finita: lo stesso classe ’98 fa 0/2 ai liberi, rendendo necessario e decisivo il tap-out di Bagnoli per far sì che suoni la sirena, senza lasciare più altro tempo e possesso a Palestrina.
Tabellone D
Virtus Arechi Salerno – Europa Ovini Chieti 86-71 (2-1)
A qualche chilometro di distanza difende il fattore campo anche Salerno, che confeziona negli ultimi minuti prima dell’intervallo il vantaggio decisivo, che le permetterà di andare sul 2-1 nella serie su Chieti. Gli abruzzesi (Ponziani 11), trascinati da un grande Gialloreto (11 punti nel break iniziale) sono bravi a replicare al primo allungo campano (17-7), trovando fiducia nel tiro da tre punti e spingendosi fino al +5 (28-33 al 14’), ma bastano qualche errore ed un po’ di ingiustificata fretta per togliere fiducia agli uomini di Coen. Ne approfitta, dall’altra parte, la Virtus Arechi, inizialmente con la “second unit”, perché è Mark Czumbel (9 punti in 25’) ad inaugurare la festa del tiro da tre (13/37 finale), che vedrà i padroni di casa segnare per ben sei volte dall’arco nel finale di secondo tempo (16 punti in meno di tre minuti), compresi due canestri di Visnjic (18 punti in 18’) e due liberi dell’ex HSC che spaccano la partita già prima della sirena: 57-44. In un secondo tempo dalle percentuali decisamente più basse (29-27 il parziale finale), Chieti prova a rientrare (60-54), senza, però, dare mai seriamente l’impressione di mettere a rischio un successo che dà anche a Salerno l’assist per provare ad andare in finale già domani.
Frata Nardò – Amatori Pescara 74-84 (0-3)
Insperata qualificazione alla finale per Pescara, che dopo un primo tempo guardingo (41-40), piazza, rientrando dagli spogliatoi, un 16-0 di parziale letale per Nardò, costretta ad alzare bandiera bianca anche in gara 3. Non basta, ai padroni di casa – comunque storica la seconda stagione in B dei neretini – il rientro di Bonfiglio in cabina di regia per allungare la serie almeno fino a gara 4, nonostante i 21 di Zampolli e 16 di un Bjelic in lacrime a fine gara, perché dall’altra parte Rajola trova contributi decisivi da tutti i suoi effettivi (tutti a segno i nove giocatori scesi in campo) e torna in finale a distanza di tre anni dalla prima e ultima volta contro Montegranaro.
Si gioca nel weekend, invece, a Ferentino, l’ultimo atto dei playout retrocessione.
Crema – Borgosesia (ore 17.00) e Pozzuoli – Porto Sant’Elpidio (19.30) decreteranno le due squadre che domani giocheranno per evitare la tredicesima ed ultima retrocessione in Serie C Gold.
a cura di Donatello Viggiano e Carlo Maria Audino