Bergamo completa l’opera, il resto è tutto rinviato a mercoledì. Nella domenica di fuoco della Serie A2 l’unico verdetto che si registra è la qualificazione alla semifinale degli orobici che, dopo aver vinto in gara-2 in casa di Montegranaro, completano il ribaltone raggiungendo Capo d’Orlando, mentre l’altro quarto di playoff e la finale di playout troveranno il loro esito soltanto nella decisiva gara-5. E visto quanto successo nel penultimo atto siamo sicuri che sarà un mercoledì davvero infuocato.
Bergamo – Poderosa Montegranaro 54-52 (3-1)
La quarta vittoria su cinque confronti stagionali vale a Bergamo (Roderick 17) la storica qualificazione in semifinale ai danni di Montegranaro (Corbett 23). Nuovamente senza Taylor, la squadra di Dell’Agnello serra i ranghi nel finale e contiene il ritorno della Poderosa, al termine di una partita decisamente poco spettacolare (20-21 il parziale a metà gara, dopo il 12-19 per gli ospiti) e dominata dalle difese. Presi per mano da Luigi Sergio (14), gli orobici cercano la fuga decisiva nel terzo quarto, mantenendo praticamente inalterato il vantaggio di un paio di possessi pieno fino ai frangenti finali. Poi, però, prima Corbett quasi da metà campo e poi soprattutto due volte Mastellari (12) ricuciono lo strappo (54-52), con il pallone anche del pareggio o della potenziale vittoria nelle mani di Montegranaro al termine di una convulsa azione offensiva dei padroni di casa, chiusa da una stoppata subita da Zugno. Il tiro di Simmons, però, si ferma beffardamente sul primo ferro ed il tap-in del pareggio arriva a tempo scaduto: vince e passa Bergamo, che in una semifinale tutta proveniente dal girone Ovest troverà Capo d’Orlando.
Tezenis Verona – Remer Treviglio 78-95 (2-2)
Quando Treviglio arriva spalle al muro riesce sempre a tirare fuori il meglio di sé. Come nella serie contro Roseto, la Remer piazza la zampata anche nel quarto atto in casa di Verona al termine di una prestazione balistica ai limiti della perfezione: la testimonianza sono i 30 assist fatturati dalla formazione di Vertemati che fruttano un notevole 22/32 da due punti e un clamoroso 14/30 dall’arco. E proprio le conclusioni pesanti sono l’ago della bilancia in questa partita, nelle battute iniziali con Roberts, Nikolic (Mvp dell’incontro con 16 punti e 8 assist) e il 3/3 di Palumbo, come alla fine con Pecchia, finalmente ritrovato a pieni giri, e Reati a posare la pietra tombale sulle speranze della Tezenis. Come detto, sono gli ospiti a partire fortissimo: a cavallo tra il primo e il secondo quarto, infatti, i lombardi trovano la doppia cifra di vantaggio fino a issarsi al +13, massimo vantaggio prima dell’intervallo. Proprio negli ultimi due minuti che precedono il riposo lungo, Verona piazza quello che sarà uno dei rari sussulti con Vujacic che ispira l’8-0 che vale il 48-43 ospite. Al rientro dagli spogliatoi, però, la musica torna quella dell’avvio del match. Treviglio riesce a riscappare giocando molto in area con Borra (15 punti in totale) e trova nuovamente il +11; Verona prova a reagire con la coppia Vujacic-Udom (17 marcature per entrambi) ma, quando riesce anche minimamente a riavvicinarsi, sono ancora le triple a chiudere il match con l’ex Reati, Caroti (alla fine entrambi in doppia cifra con 13 e 15 punti) e le assistenze di Nikolic che scrivono il 95-78 finale e il 2-2 nella serie.
Playout
Axpo Legnano – Bakery Piacenza 72-74 (2-2)
La magia di Keith Appling a 2” e spiccioli dalla fine regala una vittoria clamorosa alla Bakery Piacenza, specialmente per l’andamento, e le regala la possibilità di giocarsi la salvezza nella decisiva gara-5 di mercoledì di fronte al pubblico amico. Un match deciso, in tutto e per tutto, dal folletto americano che siglando tutti gli ultimi 10 punti consecutivi degli emiliani (per lui saranno 29 alla fine) ribalta inerzia e partita. Una gara-4 in cui proprio gli ospiti sono partiti meglio: spinti da un fragoroso 7/10 da tre nella prima metà di gioco, gli uomini di Di Carlo riescono a scappare subito sul 10-2, che dopo pochi minuti diventa 13-4. Lentamente Legnano, trascinata in un primo momento da Raffa (19 marcature personali), accorcia le distanze mettendo anche la testa avanti, ma chiudendo sul -5 al riposo lungo. E all’uscita dagli spogliatoi l’Axpo è un’altra squadra: la difesa forza le tante palle perse di Piacenza, Charles Thomas sale in cattedra e sigla 16 punti soltanto nella terza frazione (alla fine saranno 26, di cui 24 nei secondi 20′). Un parziale di 19-4 regala la doppia cifra di vantaggio all’Axpo che, nell’ultima frazione, si issa sino al +14 sul 68-54 e sembra avere la partita (e la serie) in mano. Da quel momento però Legnano si spegne e Piacenza, con le giocate di Green (8 punti consecutivi determinanti per riportare i suoi a -6) e dell’MVP Appling, costruisce una rimonta quando ormai tutto sembrava pregiudicato. Nell’ultimo minuto si entra sul punteggio di parità, quando proprio Appling decide di chiudere il match: al primo canestro, già molto difficile, risponde ancora Thomas, alla magia quasi allo scadere, però, non riesce a controbattere Bianchi con la tripla della possibile vittoria. Finisce 74-72 e per la salvezza è tutto rimandato a mercoledì al PalaBakery.
a cura di Donatello Viggiano e Carlo Maria Audino