Gara 2: l’occasione per ipotecare il passaggio del turno in casa Vanoli e quella di riaprire la serie regalandosi il fattore campo dell’Allianz Dome per Trieste. Quaranta minuti come sempre in apnea quando si affrontano squadre allenate da Sacchetti e Dalmasson.
Facce giuste ad inizio gara (citando Meo Sacchetti ndr.), soprattutto per i padroni di casa che mandano messaggi chiari dalla palla a due: 8-2 con Crawford sugli scudi. Anche Knox manda timidi segnali di reazione dopo essere stato sul banco degli imputati dopo gara 1; 9 punti per l’americano e Alma -2. Saunders con la consueta intelligenza cestistica sfruttando il mis-match con Cavaliero, Diener a castigare da fuori, la Vanoli non perde il focus tattico; per contro Trieste non indietreggia, mettendo la freccia del sorpasso con Justin Knox (gravato di due falli ndr.). Da Ros offensivamente impattante come nella prima sfida della serie, molto meno incisiva la difesa giuliana in area pitturata; primo quarto chiuso con magata di Saunders sul 25-24. Daniele Cavaliero con tre triple riporta avanti i suoi, la Vanoli incappa nel primo momento arido balisticamente, pur senza deragliare: 27-30. Crawford è un rebus per la difesa triestina, distratta a rimbalzo e incapace di sfruttare la leggera inerzia guadagnata; nonostante le segnature fatichino ad arrivare, coach Sacchetti preferisce pensarci su chiamando time out. Alma che spreca una caterva di occasioni per allungare, e Diener dall’arco impatta il match a quota 34. Aldridge trova finalmente il canestro da oltre l’arco, le due contendenti vanno negli spogliatoi con tre liberi di Sanders e il vantaggio esterno 42-43.
Knox raccatta dalla “spazzatura” lasciata da Dragic punti comodi da sotto canestro, ma due triple della Vanoli rimettono i padroni di casa avanti. Inerzia lombarda, uno schiaccione di Mathiang costringe Dalmasson a fermare il match sul 54-47. Alma in estrema difficoltà a livello offensivo, Cremona però ricalca errori giuliani del primo tempo, non affondando il colpo. E’ sempre Ruzzier ad insaccare le triple dal peso specifico più importanti, Vanoli in allungo inesorabile sul 62-53. Strautins tampona dall’arco ma Ruzzier è incandescente, 65-59 a chiudere la terza frazione. Da Ros pennella canestri d’autore per ridare vita a Trieste, tornata a -3. Si rivede Ricci dopo tanto tempo, Aldridge e Crawford lo seguono a ruota e nuova spallata Vanoli a 5 minuti dal termine; orgogliosi gli ospiti, come nel loro dna, dopo essere crollati sul -9 c’è reazione e il match viene riaperto dai soliti noti, Da Ros e Strautins. Chi se non l’Mvp Crawford affonda la compagine giuliana con una giocata da tre punti, mandando i titoli di coda al match: finisce 89-81, siamo 2 a 0, ma ora c’è il “Red Wall” e l’Allianz Dome.
Raffaele Baldini