Nella notte in cui i Golden State Warriors sono entrati nella leggenda come seconda squadra a centrare 5 finali consecutive ed in cui Stephen Curry e Draymond Green hanno fatto registrare la prima tripla doppia in coppia nella storia della post season, un piccolo spazio merita di essere riservato anche a Meyers Leonard che ha vissuto la classica “career night”.
Le serie Nba si trasformano spesso in vere e proprie partite a scacchi dove gli allenatori si adeguano e trovano le contromisure necessarie per provare a mettere in difficoltà l’avversario. In questo modo può succedere anche che con l’infortunio di Nurkic, con Kanter in difficoltà per i problemi alla spalla e con Zach Collins più a suo agio a partire dalla panchina, Terry Stotts abbia deciso di provare a giocare la carta Meyers Leonard, nelle ultime due stagioni praticamente sparito dalle rotazioni. Già in gara 3 Leonard aveva dato il suo concreto contributo partendo in quintetto e segnando 16 punti ma è stato in gara 4 che ha giocato la partita della vita.
Scelto al numero 11 nel draft 2012 dai Blazers, dopo 3 stagioni di apprendistato, nel 2015-16 Leonard disputa una discreta annata da 8,4 punti e 5,1 rimbalzi di media, lasciando intravvedere quelle caratteristiche che l’avevano fatto emergere come buon prospetto ad Illinois: ottima mobilità ed agilità per un 2.16, ottima mano dalla media/lunga distanza e giocatore ideale per i “pick and pop”, tanto di moda nell’era moderna. Nell’estate successiva il nativo di Robinson firma un contratto di 41 milioni in 4 anni, tantissimi soldi per un ragazzo che doveva ancora dimostrare tutto ed infatti, da quel momento iniziano i problemi e la situazione precipita. Le troppe pressioni, le aspettative altissime ed una serie di fastidiosi infortuni lo fanno piombare in una crisi tecnica e mentale dalla quale fatica a risollevarsi. Il pubblico non gli perdona nulla ed inizia a fischiarlo e per il sensibilissimo Meyers è davvero difficile accettare la situazione. Alla fine della stagione 2016/17 muore anche l’amata cagnetta Bella, famosa in rete per il video in cui, da perfetta damigella, porta gli anelli al matrimonio di Meyers con Elle Bielfeldt, conosciuta ad Illinois nell’anno da freshman. E’ un momento terribile nella vita del ragazzo. “Avevo a che fare con depressione ed ansia e questo la gente non lo capisce. Ci sono stati giorni in cui non riuscivo ad alzarmi dal letto ed Elle ed io non volevamo uscire in pubblico per paura di quello che la gente pensava di me ed oltre a questo ero perennemente infortunato e non riuscivo a capirne il motivo”. La svolta è iniziata quando Leonard ha incontrato il nutrizionista Phillip Goglia che ha letteralmente stravolto il piano di allenamento e dieta di Leonard, facendogli capire che il lavoro in palestra stava distruggendo il suo corpo. Insieme a Goglia, negli ultimi due anni ha completato il suo team di specialisti con lo “skill trainer” Hanlen, la massaggiatrice Berrence Baytos, il fisioterapista Fabrice Gautier e lo “strength trainer” Ben Bruno ed i risultati si sono immediatamente visti. Ma ancora più importante per uscire definitivamente dal momento difficile è stata la vicinanza della famiglia e degli amici, che sono la cosa più importante nella vita di Meyers. “Io lo chiamo white snow per quanto è puro, buono e sincero”, ha detto di lui la moglie Elle. “Per Meyers “Love and Loyalty” (non a caso nome di uno dei primi capi confezionati dalla linea di abbigliamento Meyers Leonard Brand) sono la cosa più importante della vita, più del denaro e di qualsiasi altro bene materiale”. Per superare il momento difficile ha persino chiamato a vivere con lui dall’Illinois i fratelli Austin e Aaron Silers, qualcosa di più che amici di infanzia visto che sono i figli di Brian e Tarita Silers, coloro che lo hanno aiutato a crescere dopo la prematura scomparsa del padre e le pessime condizioni di salute della madre. Grazie ad Elle, Austin, Aaron e il fratello Bailey, vero punto di riferimento della sua vita, Leonard ha finalmente visto la luce in fondo al tunnel, anche a livello sportivo.
Nell’ultima stagione non ha giocato molto, anche per l’arrivo di Enes Kanter, ma ha sempre sfruttato lo spazio concessogli ed atteso il suo momento. Momento che è arrivato inaspettatamente nella fase più calda della stagione. La scorsa notte Leonard ha giocato una partita leggendaria. Nei soli primi 24 minuti giocati ha messo a segno 25 punti, più del suo record in carriera, con un incredibile 5 su 6 da 3 punti, chiudendo a fine partita con 30 punti e 12 rimbalzi ed un schiacciata in faccia a Draymond Green che entrerà di diritto tra le azioni più spettacolari dei playoffs. Tutto ciò non è bastato ad evitare la sconfitta dei suoi Blazers, ma probabilmente segnerà l’inizio di una nuova vita per un personaggio davvero speciale.