Benfapp Capo d’Orlando – Bergamo Basket 2014 90-73 (1-0)
La solita irresistibile Orlandina (Parks 23, Bruttini 10) formato casalingo inizia con il piede giusto anche la semifinale contro Bergamo (12 per Fattori, Zucca e Roderick), conservando l’imbattibilità nei playoff e portando a 17 – la prima dopo il rinnovo fino al 2022 di coach Sodini – la striscia di vittorie consecutive. Finisce 90-73 per la Benfapp il primo atto della serie, contro un avversario sempre senza Taylor, al termine di una sfida equilibrata sostanzialmente solo per un quarto e in cui Parks e compagni hanno allungato in maniera decisiva sul finire di terzo periodo. Uno straordinario Triche (35 punti, 13 assist e 53 di valutazione in 29 minuti) ispira subito una Benfapp tambureggiante e col chiaro intento di imprimere ritmi alti alla gara, togliendo ogni riferimento a Roderick – costantemente raddoppiato e contenuto da un lodevole Jordan Parks – e lasciando che siano gli altri – molto bene un energico Casella (14) – a prendere l’iniziativa.
A questo scopo Sodini coinvolge subito nella rotazione anche i suoi giovani – Galipò il primo a mettere piede in campo – mentre sono tre bombe semiconsecutive di Parks, in chiusura di secondo quarto (45-31) a respingere il primo tentativo di rientro di una Bergamo tornata a farsi sotto anche fino a -1 (26-25).
Al rientro dagli spogliatoi Bergamo prova ad approfittare dell’unico momento di difficoltà da parte dei padroni di casa, seguito, paradossalmente, al +20 (56-36) firmato da due canestri di Bellan, cui segue, però, il break di 11-0 a favore degli orobici, che con energia – bellissima la seconda schiacciata di Casella a difesa schierata – si riportano fino a -7 (60-53). A quel punto Parks rompe, con un 2+1, un digiuno lungo sei minuti, origine di un break che due canestri di Bruttini alimentano fino al +16 (71-55) di fine terzo quarto, al quale Bergamo, ridotta nelle sue rotazioni, non ha più la forza di rispondere. Si torna in campo domani sera per gara 2.
De’ Longhi Treviso – Remer Treviglio 75-56 (1-0)
Il solito inizio di Treviso che tramortisce le avversarie. La De’ Longhi, priva ancora una volta di David Logan, non lascia scampo alla Remer Treviglio in gara-1 di semifinale. Forse provata anche dalla lunghezza della serie contro Verona (gara-5 si è giocata appena tre giorni prima), la formazione lombarda subisce immediatamente l’impatto tremendo di Treviso e di uno degli ex di turno Matteo Chillo, capace di piazzare 22 punti e 7 rimbalzi. La grossa differenza, però, la fa la difesa, con una squadra che normalmente segna più di 80 punti che viene tenuta addirittura sotto quota 60. Un match che la banda di Menetti tiene sempre in pugno: prima un parziale di 8-2 nella seconda frazione la fa volare sul +15, poi il jolly da metà campo di Uglietti fissa il +17 dell’intervallo, per finire con il 9-2 che fissa il +26, massimo vantaggio nella contesa.
Solo a quel punto la De’ Longhi inizia a controllare, forte di percentuali altissime e di un piano partita che toglie tutte le certezze agli avversari: Borra, Pecchia e D’Almeida sono gli unici tre uomini ad andare in doppia cifra con 11 punti a testa, Roberts addirittura lo si nota solo per 5 punti in fila (gli unici del suo match) nel terzo quarto che provano a scuotere i suoi. Nell’ambito di una prestazione corale pressoché perfetta (con addirittura un Burnett ben lontano dalle sue medie realizzative, ma capace di smazzare 7 assist), in evidenza per i padroni di casa anche un Alviti da 15 punti in 16’ (limitato dai falli) e un Tessitori da 12 marcature partendo dalla panchina. Tra 48 ore sarà già tempo di gara-2: Treviglio, anche per la volontà messa in campo, cercherà il riscatto, ma contro una Treviso così, persino priva della sua punta di diamante, sarà davvero dura.
Donatello Viggiano e Carlo Maria Audino
(Crediti Foto: Pagina Facebook Orlandina Basket)