Remer Treviglio – De’ Longhi Treviso 57-78 (1-3)
Il cuore di Treviglio stavolta non può nulla. In una gara-4 intensa come e quanto gli altri tre atti, la De’ Longhi Treviso espugna un PalaFacchetti bollente e tutto esaurito 78-57 staccando così il pass per l’ultimo atto della corsa alla promozione in Serie A. Un match in cui si vede da subito come i veneti non siano affatto quelli di gara-3 e, a parte il 9-5 nelle prime battute, conducono per quasi tutti i quaranta minuti. La prima scossa la dà l’ingresso di Uglietti dalla panchina: una tripla, un fallo subito e soprattutto tanta difesa con Menetti che nell’atto decisivo ritrova anche David Logan. E con la sua stella, Treviso riprende confidenza anche con il tiro dalla lunghissima distanza che favorisce il 28-22 con cui si va al primo mini-riposo. A quel punto ecco la mossa di Menetti con Chillo e Tessitori schierati contemporaneamente, una scelta che, in apertura di seconda frazione, mette in difficoltà Treviglio sancendo il +12 ospite. Non è però il consueto break decisivo che siamo abituati a vedere nelle vittorie della De’ Longhi perché Vertemati corre ai ripari chiamando timeout e, con la difesa e l’energia nervosa data anche dall’atmosfera del palazzetto di casa, Treviglio ritorna prepotentemente sotto con un 7-0 che sembra mettere in difficoltà gli avversari. Qui salgono in cattedra due protagonisti come Logan e Tessitori, entrambi con 11 punti a testa alla sirena, che, con due triple, riallontanano la Remer e scrivono il 42-34 con cui si va all’intervallo.
Da grande squadra quale è, Treviso, pur in una situazione falli non semplice e pur avendo tirato fino a questo momento 10 liberi in meno degli avversari, decide di prendere definitivamente in mano il match. Come? Semplicemente annullando la produzione offensiva ospite e piazzando un parziale di 12-0 che significa +20 sul 54-34. Di fatto, è lo strappo decisivo: da un lato i veneti non si fermano più e riscrivono il massimo vantaggio toccando il +21 sulla tripla di Burnett, miglior realizzatore ospite con 12 punti; dall’altro Treviglio, giunta alla quattordicesima partita di questa post-season, è letteralmente sulle gambe. Con le unghie e con i denti, però, Pecchia e Caroti, la vera anima di questa squadra (anche stasera in doppia cifra con 16 e 12 punti a testa) cercano di riportare sotto la Remer e, nelle battute iniziali dell’ultima frazione, in parte ci riescono. Sul 65-55, però, si spegne la luce e si accende la riserva di Treviglio, abbattuta anche psicologicamente dalle due triple di Burnett e Logan che danno il là al 23-2 che sancisce il 78-57 finale. Treviso, così, vola in quella finale tanto cercata e che ora la vedrà impegnata contro una Capo d’Orlando in grandissima forma e ancora imbattuta ma con il fattore campo a vantaggio dei veneti; dall’altra parte, però, la standing ovation dedicata dal PalaFacchetti alla Remer è più che doverosa per una squadra che ha messo in difficoltà una delle prime della classe, giocando una bellissima pallacanestro e toccando un punto della storia della Blu Basket che prima non era mai stato toccato.
Carlo Maria Audino