Tabellone A
Super Flavor Milano – Paffoni Omegna 74-62 (2-2)
Quarantasei punti in due, 10/13 da tre e tutti i canestri decisivi per trascinare Milano alla bella. Si può riassumere così questo quarto atto tra Super Flavor e Paffoni Omegna, un match in cui i protagonisti assoluti rispondono ai nomi di Andrea Scanzi e Andrea Negri. Nella sera in cui la sfida sotto le plance si fa ancora più maschia e ancora più spigolosa, sono gli esterni a prendersi la scena: prima l’ex Orzinuovi che, con una prima metà gara da sballo, scava il solco che dà il là alla prima fuga dei padroni di casa, poi il tiratore lecchese che chiude la pratica e respinge ogni assalto degli avversari. E questa gara-4 può voler dire molto in casa meneghina: da un lato si crea un’altra chance per accedere alla Final Four, dall’altro mette pressione a Omegna e soprattutto dà entusiasmo. Se, fino alla calda serata del PalaIseo, il vantaggio massimo nella serie è stato +12, infatti, Milano riesce anche a dare un bel colpo agli avversari, toccando anche il +18 e mostrandosi decisamente più in controllo. Per Omegna, comunque, non tutto è da buttare. Intanto coach Ghizzinardi avrà il suo bel da fare per non concedere più certe conclusioni aperte, quelle che di fatto indirizzano il match; dall’altro dovrà recuperare energie fisiche e mentali perché l’Omegna andata in scena a Milano non è la stessa che aveva espugnato la tana dell’Urania solo 72 ore prima. E questo potenziale è dimostrato come sia nelle corde, in attacco, dove il solo Arrigoni supera la doppia cifra con 11, come in difesa, dove non può concedere tiri così aperti ai realizzatori milanesi. Appuntamento ora fissato per sabato sera dove a Verbania si scoprirà quale delle due volerà a Montecatini.
Tabellone B
Amadori Cesena – Argibertocchi Orzinuovi 77-68 (2-2)
Da una bella all’altra. Con una prestazione convincente e un Frassineti in gran spolvero (24 punti per lui all’ultima sirena) l’Amadori Cesena batte Orzinuovi e si prende la possibilità di giocarsi l’accesso a Montecatini nella decisiva gara-5 che si disputerà in terra lombarda. Un match in cui i Tigers, alla lunga, con la difesa e il controllo delle plance (39-26 il dato complessivo a rimbalzo) riescono a prendere in mano la situazione arginando il tiro da tre ospite (solo 5/23 per l’Agribertocchi dall’arco) e prevalere in un finale meno incandescente degli ultimi due atti giocati. Eppure a partire meglio sono proprio gli ospiti, con un 10-3 immediato che diventerà poi 15-6. Da quel momento Cesena, grazie anche al positivo apporto di Sacchettini, 13 punti, piazza un terrificante 25-6 a cavallo tra prima e seconda frazione che le regala il primo vantaggio in doppia cifra del match sul 31-21. La sveglia per gli ospiti, però, la suonano Tassinari e Galmarini che, rispettivamente con 22 e 21 punti, riportano sotto gli orceani che, addirittura, operano il contro sorpasso a inizio terza frazione proprio con la tripla del lungo ex Firenze. Un colpo però che non demoralizza i padroni di casa: in un Carisport sempre più caldo per due volte Cesena torna sulla doppia cifra di vantaggio, e se una prima volta Orzinuovi riesce a rientrare in partita, la raffica di Frassineti fa calare i titoli di coda. Anche qui, come a Verbania, sarà un sabato sera di fuoco.
Tabellone C
Pallacanestro Palestrina – Allianz Città di San Severo 77-72 (2-2)
La Pallacanestro Palestrina raddoppia la vittoria casalinga di due giorni prima e porta meritatamente a gara 5 la serie con San Severo. Al termine di una partita resa lunghissima (due ore abbondanti) da tanti fischi e numerose interruzioni legate al campo divenuto scivoloso, i padroni di casa (Rizzitiello 19, Ochoa 15, Rossi 10) la spuntano nel trovare, a turno, i guizzi giusti da più protagonisti, anche se passano sempre dalle mani di Carrizo – 23 di valutazione con appena due tiri dal campo – i possessi decisivi. Un primo tempo equilibrato (34-28) è controllato dagli uomini di Ponticiello, che difendono meglio, approfittando della serataccia al tiro da fuori (nessuna realizzazione nei primi 20 minuti) dei “neri” , sorretti dal tiro dalla media di Antonelli ed un positivo De Zardo da 10 e 5 rimbalzi, (rimasto a sedere in tutto il secondo tempo), pur rinunciando momentaneamente a Ruggiero. Ma quando l’ex Roseto si affianca a Stanic, la capolista del girone D ha una marcia in più per rientrare in partita e trovare anche l’unico vantaggio dopo lo 0-2 iniziale (53-55), proprio con un contropiede del regista argentino. I prenestini, allora, tornano a difendere con aggressività e pescano anche un paio di pregevoli conclusioni di Rizzitiello (61-55), ma non hanno fatto i conti con l’infinito orgoglio di Emidio Di Donato (15). L’ala abruzzese è letale dall’arco: la seconda bomba vale la parità a 63, mentre quella del sorpasso si ferma sul ferro. A quel punto la decide, tanto per cambiare, Manuel Carrizo, che manda a bersaglio l’unico tentativo da tre della sua partita (68-63), segna due liberi e pesca l’assist per la tripla di Gianmarco Rossi (73-65), che scrive definitivamente i titoli di coda su questa quarta sfida di una serie equilibrata ed affascinante: sabato alle 21 l’atto finale del Pala Falcone e Borsellino deciderà chi delle due squadre si qualificherà per la Final Four.
Tabellone D
Amatori Pescara – Virtus Arechi Salerno 91-86 (3-1)
La più grossa sorpresa di queste finali playoff si materializza del tutto al PalaElettra di Pescara, dove i padroni di casa (Leonzio 22, Potì 14, Carpanzano 13) vincono anche gara 4 e sono la prima squadra, in assoluto, a staccare il biglietto per le Final Four di Montecatini. Incredibile la parabola degli uomini di Rajola, letteralmente “ripescati” a seguito dell’esclusione di Reggio Calabria – che li aveva battuti 2-0 nei quarti – ma bravissimi ad eliminare prima Nardò (3-0) reduce dallo scalpo di Caserta e poi una Virtus Arechi (Sanna 23, Diomede 21) decisamente favorita. Alla lunga gli ospiti pagano a caro prezzo l’infortunio di Maggio (che non sarà a Montecatini per la prima volta negli ultimi quattro anni) e perdono anche Czumbel, provando comunque a rimanere aggrappati a sfida e serie. L’inizio, infatti, sembra essere anche favorevole ai blaugrana (15-22), ma una incredibile serie di triple (saranno otto nel secondo quarto, di cui quattro a firma Leonzio) dell’Amatori scavano il primo solco (44-30) già prima dell’intervallo. E’ un break dal quale Salerno fa fatica a riprendersi immediatamente , ritrovandosi, complice una circolazione di palla poco fluida, sotto anche di sedici lunghezze (64-48) dopo la bomba di Potì cui, però, finalmente riesce a rispondere. Una tabellata di Tortù dall’arco, infatti, innesca un parziale favorevole di 13-0 propiziato prevalentemente da Max Sanna, che riavvicina ad un possesso pieno di distanza i campani. L’energia e i rimbalzi, tuttavia, premiano la maggiore presenza fisica e mentale degli Amatori: emblematico lo scippo di Pedrazzani, dopo un rimbalzo difensivo conquistato dagli avversari, che vale il nuovo +6 all’ultima sirena. Il periodo decisivo è ricco di recriminazioni per gli uomini di Menduto che, tra tiri aperti sbagliati e qualche palla persa di troppo, sono sempre costretti ad inseguire, arrivando anche a -1 (80-79) con Sanna che, però, successivamente fa 0/2 dalla linea a 40’’ dal termine, mentre Caverni sfrutta appieno la gita in lunetta: 87-82. Sembra finita, ma dopo l’ennesimo libero sbagliato di squadra (22/32 il finale), Diomede la riapre da tre (87-86 a 12’’), con l’aiuto del tabellone, allora dopo il 2/2 degli adriatici la palla del pareggio, con un tiro decisamente competente, finisce nelle mani di Leggio, che da tre, però, la manda solo sul ferro: sono i liberi di Caverni, quindi, a decretare la meritata (ed insperata) festa biancorossa. A Montecatini Potì e compagni sfideranno una tra Omegna e Milano.
a cura di Donatello Viggiano e Carlo Maria Audino
(Crediti foto: Pagina Facebook Amatori Basket Pescara)