De’ Longhi Treviso – Benfapp Capo d’Orlando 90-72 (20-22, 28-19, 24-16, 18-15)
De’ Longhi Treviso: Imbrò 20 (0/2, 6/8), Logan 16 (2/2, 3/11), Uglietti 12 (4/4, 0/1), Tessitori 11 (5/7, 0/1), Burnett 10 (2/5, 0/4), Severini 9 (3/3, 1/4), Alviti 7 (2/4, 1/4), Chillo 5 (2/5, 0/2), Sarto, Barbante, Saladini, Vanin (0/1 da tre)
Tiri liberi: 17 / 20 – Rimbalzi: 40 (17 in attacco, Imbrò 7) – Assist: 18 (Imbrò 4)
Benfapp Capo d’Orlando: Triche 17 (7/11, 0/2), Parks 16 (6/11, 0/3), Trapani 12 (4/6, 1/2), Laganà 12 (2/4, 2/5), Mobio 10 (5/6, 0/0), Bellan 5 (1/2, 0/1), Bruttini 0 (0/3 da 2), Mei, Donda (0/1 da 2), Murabito (0/1 da tre), Neri, Galipó 0.
Tiri liberi: 13 / 21 – Rimbalzi: 29 (8 in attacco, Trapani 7) – Assist: 10 (Laganà, Bellan, Mei 2)
La solita Treviso, con il consueto doppio break a cavallo tra secondo e terzo quarto, si prende (e anche nettamente) il primo punto nella finale per volare in Serie A. In un PalaVerde tutto esaurito e letteralmente bollente, i padroni di casa non si fanno sorprendere dall’esuberanza offensiva e fisica di una Capo d’Orlando messa alle corde dalla difesa e dall’intensità degli avversari e costretta a incassare la prima sconfitta dopo 19 successi consecutivi. La De’ Longhi di stasera, nonostante le tre partite disputate in più rispetto ai siciliani in questa post season, sembra una squadra in missione e, possesso su possesso, riesce a fiaccare la resistenza degli ospiti, troppo legati alla produzione dei due stranieri Parks-Triche (anche se va registrato il positivo impatto di Mobio). Alla fine, oltre alla difesa (eccezionale il lavoro di Uglietti e di Severini sulle due bocche da fuoco siciliane), a fare la differenza sono i tanti tiri da tre mandati a bersaglio (11/36 contro il solo 3/14 degli ospiti), i rimbalzi, con la banda di Menetti che, dei 40 totali (contro i 29 dei siciliani), riesce ad accalappiarne ben 17 in attacco, e la distribuzione del fatturato: cinque uomini in doppia cifra, con Imbrò miglior realizzatore a quota 20, e Severini e Alviti che la sfiorano (9 e 7 marcature personali).
Nonostante la prima accelerazione di Treviso che, con tre triple consecutive, parte subito con un 16-9, è Capo d’Orlando a chiudere in vantaggio al 10’: le giocate di Parks e Triche, migliori realizzatori per gli ospiti rispettivamente con 16 e 17 punti (ma anche due falli subito a carico), ribaltano il punteggio, con il doppio 1/2 di Parks e Bellan che vale il 22-20. Il PalaVerde, intanto, inizia a diventare infuocato: con la spinta del proprio tifo, Treviso piazza un 17-5 che vale il primo vantaggio in doppia cifra sul 42-30. Un +12 costruito di squadra, con le triple di Imbrò, MVP dell’incontro con 20 punti, 7 rimbalzi, 4 assist e un roboante 6/8 dalla lunga distanza, e Alviti e le penetrazioni di un Burnett essenziale su entrambi i lati del campo. E proprio la difesa e l’intensità sono le discriminanti che cambiano il match: Severini contiene Parks, Uglietti innervosisce e limita Triche, provocandone anche il terzo fallo a due minuti e mezzo dall’intervallo. Un doppio colpo che tramortirebbe tanti, eppure la Benfapp è squadra dalle mille risorse. A tenere a galla i paladini è il classe 2000 Laganà che, con due triple (alla fine chiuderà anche lui in doppia cifra con 12 punti), fa sì che i siciliani vadano all’intervallo con sole 7 lunghezze di svantaggio sul 48-41.
La pausa lunga, però, non giova affatto a Capo d’Orlando. Coach Sodini è consapevole dell’importanza dell’approccio alla terza frazione e, per non imbarcare altra acqua, lancia immediatamente Triche in quintetto nonostante il rischio di quarto fallo. Una mossa che però non produce effetti, se non quello di resistere appena due minuti. Dopo un botta e risposta tra Severini, Logan e Trapani, è proprio la stella di Treviso a scavare il solco che si rivelerà poi decisivo: due triple e una penetrazione, inframezzate dai due liberi di Imbrò dopo l’antisportivo fischiato a Laganà, fanno volare la De’ Longhi sul 60-45, riscrivendo sul +15 il massimo vantaggio del match. I soliti Parks e Trapani provano a non mollare e trascinare alla risalita l’Orlandina ma contro una Treviso nella sua miglior versione non c’è scampo: Burnett dalla lunetta scrive il +19, Uglietti (anche lui in doppia cifra con 12 punti) in penetrazione mette addirittura venti lunghezze tra le due formazioni. E la timida reazione degli ospiti, culminata nella tripla di tabella ancora di Trapani, non fa altro che risvegliare nuovamente Logan (16 per lui alla sirena finale) e Imbrò: la De’ Longhi dilaga sino al +24, con gli ultimi minuti che diventano pura accademia.
Un punteggio e un andamento, però, che non devono ingannare. Già da giovedì la musica sarà diversa e sia Capo d’Orlando che soprattutto Treviso sanno bene che è soltanto il primo atto e che il punteggio finale di ciascuna partita conta relativamente in una serie di playoff. L’unica certezza è che lo spettacolo non mancherà tra due squadre che, sin dal primo atto, dimostrano di valere veramente quell’unico posto in Serie A che rimane.
Carlo Maria Audino