Passare dal giocare le finals ad arrivare penultimi con sole sedici vittorie in meno di un anno non è certo una cosa semplice né piacevole da accettare per un tifoso.
Tuttavia i Cleveland Cavaliers, terminata definitivamente “l’era di LeBron James”, hanno coraggiosamente imboccato la strada per una veloce ricostruzione fin da subito.
Con le cessioni di Kyle Korver, George Hill, Sam Dekker e Rodney Hood i Cavs hanno avuto una stagione mediocre dal punto di vista dei risultati ma acquisito ben sette scelte al Draft e liberato molto spazio salariale per tentare di firmare qualche Free Agent di lusso.
Se, complici le nuove regole del Draft NBA, volte a scoraggiare la pratica di un eccessivo tanking, Cleveland è rimasta delusa dall’esito delle urne, che non le hanno dato nessuna delle prime tre scelte ma soltanto la quinta, è altrettanto innegabile che la dirigenza della franchigia si è mossa in modo ottimo per ricostruire.
Nel Draft di Giovedì notte la loro scelta è ricaduta, a sorpresa avendo già in squadra Colin Sexton, sul playmaker Darius Garland, da Vanderbilt.
Alto 188 cm. Garland è un giocatore molto abile al tiro, con uno stile di gioco elegante, ed è considerato la migliore guardia del Draft dopo Ja Morant.
E’ evidente che a Cleveland hanno preferito scegliere il miglior giocatore possibile con la loro quinta scelta, piuttosto che cercare un giocatore in un particolare ruolo.
Garland quest’anno ha giocato solo cinque partite per Vanderbilt, a causa di uno strappo al menisco, tuttavia sembrerebbe che abbia recuperato pienamente dall’infortunio e che non ci siano problemi di forma fisica.
Le difficoltà per i Cavs potrebbero essere in difesa, visto che né lui né Sexton sono altissimi.
Con la ventiseiesima scelta, avuta da Houston, Cleveland ha inoltre firmato Dylan Windler da Belmont.
Ala di 203 cm. Windler è un ottimo tiratore e rimbalzista che quest’anno ha viaggiato con 21,4 punti e 10 rimbalzi a partita.
Ottime le sue percentuali al tiro, con il 67% da due e il 43% da tre punti!
Con una scelta così bassa è sicuramente un buon colpo da parte di Cleveland e, se la scommessa dovesse riuscire, i Cavaliers, con lui e Garland potranno sorridere per il loro futuro.
Da ultimo, anche se la notizia non è ancora ufficiale, la squadra dell’Ohio dovrebbe avere anche Kevin Porter Jr., scelto dai Milwaukee Bucks con la scelta numero 30 e girato ai Cavaliers (da Detroit) in cambio di quattro future scelte al secondo giro e di un conguaglio in denaro di 5 milioni di dollari.
Ottima guardia tiratrice, è considerato una vera e propria “steal” alla trentesima scelta.
Probabilmente il giocatore è caduto così in basso nelle picks a causa dei suoi limiti caratteriali, visto che è ritenuto una “testa calda”.
Ma se dovesse maturare, nel giro di qualche anno a Cleveland potrebbero aver allestito un potenziale offensivo veramente notevole.
Veramente un ottimo lavoro quello portato avanti dal General Manager Koby Altman.
E con lo spazio salariale liberato, chissà che non possa essere firmato anche un free agent di lusso?
I tifosi dei Cavaliers possono guardare con ottimismo al futuro, al management e al coaching staff della franchigia è bastato un anno di purgatorio, ormai alle spalle, per ricostruire il futuro della loro squadra del cuore!