Mario Arceri dalla pagina Facebook:
Per comprendere quanto sia importante il successo delle azzurre nella partita d’esordio all’Eurobasket di Serbia e Lettonia, va ricordato che l’Italia aveva sempre perso contro la Turchia nelle ultime quattro edizioni dell’Europeo, due anni fa per 53-54 in una partita che costò a Laura Macchi una frattura alla mascella (lasciata impunita dagli arbitri) privando la squadra di Capobianco della giocatrice di maggiore esperienza e peso offensivo. La Turchia in questi anni si è sempre classificata tra le prime sei ed è comunque un’avversaria temibile, con un basket in evoluzione come dimostrano le sue squadre di club, tra cui il Fenerbahce che ha vinto il titolo nazionale spinto anche dalla nostra Zandalasini (Sottana se n’è andata metà stagione) che a Nis si è trovata di fronte ben cinque compagne di squadra.
E’ un momento felice per lo sport femminile italiano, come conferma l’attenzione con cui viene seguita la Nazionale di calcio impegnata con successo nel mondiale in Francia. E lo dimostra l’impresa delle azzurre, capaci di reagire allo 0-15 (subito dopo il 4-0 iniziale) con grande determinazione (Martina Crippa), con lucidità (Francesca Dotto fino all’infortunio), con un buon presidio dei rimbalzi (la ventenne Cubaj, una ragazza di Terni che studia nella Ncaa) e una grande difesa collettiva prima di trovare con Giorgia Sottana nei minuti finali (49-49 al 37’) i canestri utili per il parziale decisivo di 8-2.
E’ un grande passo avanti (57-54 il risultato finale) verso il passaggio del turno che può essere concretizzato questo pomeriggio se si batte l’Ungheria e senza attendere domenica il confronto conclusivo con la Slovenia (84-88 contro le magiare), però utile per mettere in cassaforte il primo posto che eviterebbe i rischi del barrage. L’obiettivo è un posto tra le prime sei per guadagnarsi il preolimpico di febbraio: ieri le azzurre hanno dimostrato di potercela fare.
Non hanno la ribalta televisiva del calcio sulle reti nazionali, ma ci sono, stanno lottando, meritano anche loro di avere la stessa attenzione e l’affetto con cui in questi giorni stiamo giustamente seguendo le bravi calciatrici.