Danilo Gallinari, nel giro di neanche un anno, ha donato due campetti da basket alla “sua” Milano. Ed entro il 2020 arriverà anche il terzo. Il Gallo, appoggiato dallo staff del progetto We Playground Together, ha promosso la riqualificazione di due playground importanti nel mondo dello street basketball milanese, con l’obiettivo di restituire alla città parte di quello ricevuto in questi anni.
Il primo campetto “risorto” grazie a We Playground Together è stato quello del Parco Vittorio Formentano in largo Marinai d’Italia: l’inaugurazione è avvenuta nel settembre 2018. Ieri, invece, è stato il turno del campetto di Viale Sarca (angolo Via Smith), sotto la scalinata della Collina dei Ciliegi, nella zona dell’Università Bicocca. Un playground a dir poco straordinario, caratterizzato da un manto coloratissimo e resistente all’acqua. Ovviamente con la sigla DG (Danilo Gallinari) a centrocampo. Ha presenziato all’evento anche Roberta Guaineri, assessore Turismo, Sport e Qualità della vita del Comune di Milano.
Danilo Gallinari è figlio dei playground milanesi e sa quanto siano importanti per avvicinare i giovani alla palla a spicchi. Sa che tutto può partire da lì. E ha voluto mettere denaro, tempo e idee per invogliare tanti bambini e ragazzi a praticare quello sport che lo ha portato fino agli Stati Uniti d’America, nella Lega più prestigiosa del mondo.
Un uomo di sport può lasciare il segno su una comunità e fare la differenza non solo grazie alle performance in campo. Il lavoro di Danilo Gallinari è giocare a pallacanestro: allenarsi duramente, entrare sul parquet e cercare di dare il miglior contributo possibile nell’ottica della vittoria della sua squadra. Nessuno, però, l’ha obbligato a investire per regalare a Milano due campetti da basket. Si tratta di un atto di generosità, amore e appartenenza nei confronti di una città che lo accoglierà sempre a braccia aperte. Un’iniziativa che ha reso ancora più forte e indissolubile il rapporto tra il Gallo e il capoluogo lombardo. Sono questi i gesti che testimoniano il valore umano di uno sportivo.
Foto di copertina: We Playground Together / Facebook