I più importanti bookmaker di Las Vegas vedono Milwaukee favorita ad Est, ma nelle quote Philadelphia li tallona. I 76ers hanno dovuto dire addio a Jimmy Butler, sono però riusciti …“volteggiare” nella free agency assicurandosi Josh Richardson e soprattutto Al Horford, vera e propria spina nel fianco di Joel Embiid nei playoffs 2018.
La firma di Horford ha generato forte disapprovazione nella squadra originaria, i Boston Celtics, che si sono lamentati ufficialmente on l’NBA per quello che hanno percepito – a causa dei tempi decisionali stranamente brevi rispetto alla prassi – come un vero e proprio “tampering” da parte dei Sixers, ovvero come un contatto illegale ad un atleta ancora sotto contratto.
Qualsiasi decisione prenda la Lega sull’accaduto, Horford rimarrà comunque a Philadelphia per comporre assieme a Joel Embiid una coppia di altissimo livello vicino a canestro. Il general manager Elton Brand non sembra aver ancora terminato e l’opera di rafforzamento. Con un contratto annuale da due milioni di dollari, l’ultimo arrivato dalla free agency è Trey Burke, guardia non particolarmente esplosiva ma dotata della rara qualità di saper fornire punti rapidi in breve tempo.
Scelto con la nona chiamata assoluta nel draft del 2013 dopo un’ottima carriera universitaria nelle file dei Michigan Wolverines (una Final Four e un James Naismith Award nel suo anno da senior a testimoniarlo), Trey era stato immediatamente girato agli Utah Jazz. Rimasto a Salt Lake City fino al 2016, è stato poi ceduto a Washington ed in seguito ha indossato le casacche dei New York Knicks e dei Dallas Mavericks.
Burke in difesa spesso soffre avversari di maggior taglia o maggior rapidità, soprattutto in un ruolo che lo porta ad affrontare i atleti estremamente veloci: è in attacco che trova la sua dimensione NBA. Nel corso dei sei anni da professionista ha migliorato sensibilmente le percentuali di tiro e gli 11 punti di media a partita nelle 361 partite sono la garanzia che ha spinto i Sixers a includerlo nel “The Process”.
In una serata di grazia Trey è capace di tutto, come sanno i tifosi di Charlotte che lo hanno visto segnare 42 punti agli Hornets il 26 marzo 2018, o quelli dei Celtics costretti alla sconfitta dai suoi 29 punti il 21 novembre scorso. Per Phila è sicuramente un buon acquisto, anche perché coach Brett Brown troverà il modo di utilizzare il reparto lunghi per “mascherare” le lacune difensive di Trey e godere solo dei frutti positivi che l’indiscutibile talento offensivo del ragazzo dall’Ohio porterà alla causa.