Nella trionfale cavalcata che ha portato i Toronto Raptors al titolo Nba c’è anche spazio per un giocatore che non è riuscito a confermare le ottime sensazioni che l’avevano accompagnato dopo la prima stagione da rookie. Stiamo parlando di Ogugua “OG” Anunoby, scelto dai Raptors alla 23 nel draft del 2017 e passato alla storia come seconda scelta più alta per un nativo inglese dopo Ben Gordon (pick numero 3 nel draft 2004), visto che l’altro nazionale britannico Loul Deng (pick 7 nel 2004) è nato in Sudan. In realtà il piccolo OG, figlio di genitori nigeriani, ha vissuto in Inghilterra solo 3 anni, prima di trasferirsi in Missouri al seguito del padre, professore alla Lincoln University. Anunoby ha sempre avuto la passione per lo sport. Da buon inglese (e da tifoso dell’ Arsenal) ha provato la via del calcio nel ruolo di centrocampista davanti alla difesa, poi con il baseball ed infine si è focalizzato sul basket. Nel suo ultimo anno alla Jefferson City High School ha viaggiato a 19.1 punti e 8.6 rimbalzi di media attirando l’attenzione di diversi college. La scelta è caduta su Indiana, ma il percorso con gli “Hoosiers” è stato piuttosto travagliato. Dopo un’annata da “freshman”molto sotto le attese, il secondo anno era cominciato nel modo migliore: 11,1 punti e 5,4 rimbalzi nei 25 minuti di media di utilizzo, prima dell’infortunio al legamento crociato del ginocchio che di fatto ha posto fine alla sua carriera universitaria. I Toronto Raptors hanno deciso di puntare forte sul potenziale del ragazzo, utilizzandolo addirittura in quintetto base per ben 62 gare nella sua ottima annata da rookie. Anunoby è stato il perfetto collante difensivo in un quintetto con diversi punti nelle mani (Lowry, DeRozan ed anche Valanciunas), contribuendo alla grande stagione regolare di Toronto, conclusa con il record di franchigia di 59 vittorie. I playoffs a livello personale sono stati ancora migliori. Dopo i 18 punti segnati nella sconfitta di misura per 105-103 dei suoi Raptors contro i Cleveland Cavs di Lebron James, ha ricevuto i complimenti dal “King” in persona, una specie di consacrazione per un ragazzo che era stato presentato come un eccellente atleta e difensore, ma anche come un giocatore incapace di crearsi una soluzione offensiva in proprio e con un tiro inconsistente . I miglioramenti nel corso della sua prima esperienza tra i grandi (8 punti di media con il 56% dal campo e il 45% da 3 in 10 partite di playoff) hanno creato molte aspettative, parzialmente disilluse nella stagione appena trascorsa. L’arrivo di una star assoluta nel suo ruolo come Kawhi Leonard, ha certamente contribuito a frenare la sua crescita, ma ci sono stati altri fattori negativi che hanno reso molto complicata la sua annata, in primis la morte del padre (la madre era venuta a mancare ad un anno dalla sua nascita), un vero trauma per un ragazzo di soli 21 anni. In seguito c’è stato un fastidioso infortunio al polso che ne ha condizionato la meccanica di tiro e soprattutto l’operazione di appendicite che ha costretto il ragazzo ai box per tutti i playoff. Non deve essere stato facile per lui non essere un protagonista attivo nella vittoria dello storico titolo (primo Hoosier dai tempi di Isiah Thomas a vincere un anello Nba), ma la post season ha inaspettatamente creato ad Anunoby una possibilità di svolta della carriera. La partenza di Leonard ha aperto una voragine nel roster dei Raptors e di conseguenza una occasione per OG di tornare protagonista. Toronto si è “assicurata” acquistando Stanley Johnson ed Hollis Jefferson, ma è chiaro che Nurse ha tutto l’interesse di puntare su un giovane dal grande potenziale che potrebbe formare insieme a Siakam la spina dorsale dei Raptors del futuro.