FINALE MONDIALE, ARGENTINA VS SPAGNA 75-95 (14-23, 17-20, 16-23, 28-29)
Il capolavoro è servito. La Spagna conquista il secondo Mondiale della sua storia grazie a una vittoria mai in discussione contro un’Argentina incapace di incidere contro l’organizzazione, la maturità e la concentrazione degli iberici. Capacità di controllare (e di rallentare a proprio piacimento) i ritmi dell’incontro, meravigliose azioni d’attacco a difesa schierata, intensità difensiva: a Pechino i ragazzi di coach Sergio Scariolo mettono in scena una vera e propria lezione di pallacanestro. L’avvio di gara della Spagna, avanti 2-14 a 6 minuti dal termine del primo quarto, è un presagio dello sviluppo di un incontro gestito perfettamente da Ricky Rubio e compagni. Le scosse di energia e orgoglio dei sudamericani, infatti, non impensieriscono mai la Spagna, capace di non permettere all’Argentina di prendere fiducia in transizione.
I dati chiave del match sono due: il bilancio dei rimbalzi (27-47 totali, 5-13 in quelli offensivi) e il conteggio degli assist (15-20 per la Spagna). Marc Gasol segna 14 punti conditi da 7 rimbalzi e 7 assist e viene inserito, un po’ a sorpresa, “solamente” nel primo quintetto della FIBA World Cup 2019. L’MVP (della finale e della competizione), infatti, è il play spagnolo Ricky Rubio (20 punti, 7 rimbalzi e 3 assist), capace di dettare i ritmi delle partite come pochi altri. Marc Gasol e coach Sergio Scariolo, dopo il campionato NBA con i Toronto Raptors, vincono il loro secondo titolo nel giro di pochi mesi: una stagione memorabile.
La partita:
LA SPAGNA PARTE A RAZZO – Trascinata dal solito Gasol e da un chirurgico Oriola, la Spagna si porta sul 2-14 dopo i primi 4 minuti di partita. Un avvio esaltante da parte degli iberici, capaci di rallentare il ritmo della gara e di farsi trovare pronti su ogni linea di passaggio. Poi Brussino e Campazzo scuotono gli argentini, che per qualche azione riescono a giocare in velocità come piace a loro: 10-0 di parziale, 12-14 con 2’20’’ sul cronometro. Infine, la Spagna è protagonista di un altro allungo (ottimo Ribas) che riporta l’inerzia nelle mani della truppa di coach Scariolo: 14-23 al decimo.
IBERICI IN TOTALE CONTROLLO – La Spagna, all’inizio del secondo quarto, continua a dominare a rimbalzo d’attacco e a forzare le palle perse dell’Argentina. Tripla di Fernandez, guizzo di W.Hernangomez, altra “bomba” di Fernandez e iberici avanti 14-31 a 7’30’’ dall’intervallo. L’Argentina è in rottura prolungata e soffre tremendamente l’organizzazione offensiva (a difesa schierata) della Spagna, ma Laprovittola tira fuori l’orgoglio e firma 7 punti consecutivi che riaprono il match (21-31). I ragazzi di Scariolo, però, non si fanno intimidire e rimangono totalmente in controllo della situazione: Gasol serve un cioccolatino per Oriola, Rubio sigla +12 e il punteggio al ventesimo dice 31-43.
SPAGNA IN TRIONFO – La Spagna non mostra debolezze e non sbaglia una scelta nemmeno nel terzo quarto. Il vantaggio iberico cresce fino al +17, Juancho firma il +19 e uno splendido assist di Gasol per Rubio permette ai giallorossi di scollinare quota +20 (33-35 a 5’35’’ dal termine del terzo quarto). L’Argentina ci prova con un paio di triple consecutive e una box-and-one poco efficace, mentre gli spagnoli continuano a giocare la loro pallacanestro in tranquillità. Al trentesimo il punteggio è fermo sul 47-66 e l’incontro è quasi in archivio. Sottolineiamo il “quasi”, perché l’Argentina è un osso duro. La Spagna, infatti, butta via un paio di palloni e i sudamericani (tripla di Laprovittola e guizzo di Deck) rientrano a -14 a 7’27’’ dal termine. Il timeout di Scariolo avviene con un tempismo perfetto ma Campazzo accorcia a -12 con due liberi, poi Rubio risponde e Deck corregge l’errore di Laprovittola (58-70). A questo punto, i liberi di Llull danno ossigeno agli iberici, Gasol serve la tripla di Juancho e Rubio regala ai suoi il 61-78 (5’10’’ dal termine). I sudamericani tornano per un attimo a -12, ma la Spagna mantiene la barra dritta e l’incontro termina tra gli abbracci e gli occhi lucidi di chi sa di avercela fatta: 75-95 il punteggio finale.
Argentina: Deck 24, Laprovittola 17, Campazzo 11. Spagna: Rubio 20, Llull 15, Gasol 14, J.Hernangomez, W.Hernangomez e Fernandez 11.