OLIMPIA MILANO, IL ROSTER
Amedeo Della Valle, Shelvin Mack (Charlotte Hornets), Vladimir Micov, Paul Biligha (Reyer Venezia), Arturas Gudaitis, Riccardo Moraschini (Happy Casa Brindisi), Michael Roll (Maccabi Tel Aviv), Sergio Rodriguez (CSKA Mosca), Kaleb Tarczewski, Nemanja Nedovic, Andrea Cinciarini, Xavi Rey (Benfica), Christian Burns, Aaron White (Zalgiris Kaunas), Jeff Brooks, Luis Scola (Shanghai Sharks).
LE PARTENZE
Mindaugas Kuzminskas (Olympiacos Pireo), Mike James (CSKA Mosca), Curtis Jerrells (Banco di Sardegna Sassari), James Nunnally (Shanghai Sharks), Simone Fontecchio (Grissin Bon Reggio Emilia).
Con Ettore Messina col doppio ruolo da plenipotenziario, Sfairopoulos dietro le scrivanie come general manager e Sergio Rodriguez in cabina di regia, ad Assago si respira un’aria più europea rispetto alle ultime stagioni. Dopo aver mancato di poco l’accesso ai playoff e aver fallito nella postseason del campionato italiano, l’Olimpia ha chiuso definitivamente un ciclo (via Proli e Pianigiani) per iniziare una nuova era e affidare le chiavi all’ex allenatore del CSKA Mosca. Messina, dal suo primo giorno in biancorosso, ha imposto la sua filosofia cestistica in modo chiaro ed evidente, mandando via Mike James e puntando su Shelvin Mack. Pur essendo nello stesso ruolo, stiamo parlando di due atleti molto diversi. Tralasciando gli aspetti caratteriali (che hanno giustamente inciso), l’attuale play del CSKA è un attaccante puro che può far canestro a occhi chiusi anche su iniziativa individuale, mentre l’ex Charlotte Hornets è un giocatore più efficace in termini di difesa e fisicità. Insomma, Mack è decisamente meno esuberante sia sul campo sia fuori. Il roster dell’AX è completo ed equilibrato, caratterizzato da un intrigante mix tra fosforo e talento e da atleti versatili, intelligenti e pronti a sbucciarsi le ginocchia in difesa. L’Armani si presenta ai nastri di partenza dell’Eurolega come un team dotato di uno straordinario potenziale difensivo (qualcosa si sta già iniziando a intravedere), ma ciò che la rende distante dalle big è la mancanza di un realizzatore che può mettere la palla nel cesto in qualsiasi modo. Una caratteristica che, senza dubbio, appartiene a Mike James. Un giocatore di questo tipo sarebbe Nemanja Nedovic, ma attorno a lui c’è più di un punto di domanda.
Le sorti della stagione europea dell’Olimpia Milano dipenderanno anche dalla salute fisica di Arturas Gudaitis, fermo da fine gennaio a causa della rottura del legamento crociato anteriore. Se sano, il lungo lituano può (assieme all’ottimo Kaleb Tarczewski) fare realmente la differenza contro i centri della massima competizione continentale: la sua presenza in area è a dir poco fondamentale. Per tutelarsi, ma anche per aggiungere qualcosa in termini di esperienza e leadership, la società meneghina ha piazzato il colpo a sorpresa Luis Scola (eroe dei Mondiali 2019 con l’Argentina), annunciato domenica scorsa dopo la seconda gara di campionato. Altra chiave dell’annata milanese sarà il serbatoio della benzina di Vladimir Micov, che non dovrà essere spremuto come nel 2018-2019. Occhi puntati anche sull’atletica ala grande Aaron White, che assieme a Jeff Brooks sarà uno dei collanti di questo organico. Dalla panchina c’è Michael Roll a portare triple rapide, sapienti letture e versatilità, mentre Sergio Rodriguez dovrà dimostrare di essere la superstar europea che tanto mancava all’Olimpia Milano. Mai come quest’anno, però, sarà essenziale il contributo di ogni pedina: Moraschini e Biligha in primis, ma anche Della Valle e Cinciarini.
L’Eurolega, che per la prima volta avrà 18 squadre, è lunghissima e sfibrante. E fare i playoff non è affatto scontato perché nell’arco dei prossimi mesi potrà succedere di tutto. E’ chiaro, però, che mancare la qualificazione sarebbe il modo peggiore per iniziare l’ambizioso ciclo targato Messina: la società ha investito tanto per centrare dal primo anno la tanto agognata postseason. Come già specificato nella preview del Maccabi e delle turche, gli spot rimanenti per i quarti di finale potrebbero essere solo tre. Il motivo? Fenerbahce, CSKA, Barcellona, Real ed Efes sembrano ancora una spanna sopra tutti gli altri. A combattere con l’Armani, che può ambire al sesto posto, ci saranno il Maccabi, il Khimki, il Panathinaikos, l’Olympiacos, il Baskonia e lo Zalgiris. La concorrenza è a dir poco selvaggia.
Le prime partite dell’Olimpia Milano in Eurolega
- Giovedì 3 ottobre @ Bayern Monaco (20.30)
- Venerdì 11 ottobre vs Zalgiris Kaunas (20.45)
- Giovedì 17 ottobre @ Panathinaikos Atene (20.30)
- Venerdì 25 ottobre vs Fenerbahce Istanbul (20.45)
- Martedì 29 ottobre @ Alba Berlino (20.00)
- Venerdì 1 novembre vs Barcellona (20.00)