Lokomotiv Kuban Krasnodar vs Umana Reyer Venezia 77-63 (19-14; 19-17; 18-17; 21-15)
Inizio di partita molto positivo per Venezia, che trova dei buoni canestri grazie ad un ottimo gioco di squadra e in difesa concede poco. A cavallo della metà del primo periodo però, per gli oro-granata cominciano ad arrivare i primi problemi: comincia a venire meno la coralità e aumentano i possessi forzati, di conseguenza calano le percentuali (male soprattutto dall’arco). Il Lokomotiv Kuban, dopo un inizio combattuto, ne approfitta così per prendere un piccolo margine, chiudendo i primi dieci minuti avanti di cinque lunghezze. Nella seconda frazione gli ospiti tornano a giocare con più scioltezza, rimettendo in campo la solida difesa vista nei primissimi minuti. Gli uomini di coach De Raffaele riescono così ad impattare la partita, ma nei cinque minuti che separano le squadre dalla pausa lunga Venezia torna a fare difficoltà in fase offensiva. Il Krasnodar ne approfitta nuovamente e, sfruttando le difficoltà avversarie a tenere il primo passo, a metà partita conduce con sette lunghezze di margine.
Nella ripresa il Lokomotiv Kuban scappa subito sulla doppia-cifra di vantaggio, toccando anche il +14. Venezia comincia ad accusare molto la grande fisicità dei padroni di casa, facendo fatica a trovare buone soluzioni offensive e a contenere in fase difensiva. La Reyer tuttavia riesce a ritrovare un po’ di inerzia e di fiducia, alzando l’intensità su ambo le metà campo: gli oro-granata si guadagnano diversi liberi e conquistano preziosi rimbalzi offensivi, riuscendo a rientrare fino al -5. Negli ultimi istanti della terza frazione però gli ospiti hanno un nuovo calo e i padroni di casa si presentano all’ultimo periodo in vantaggio di otto punti. Nell’ultima frazione di gioco la situazione purtroppo non si ribalta. I ragazzi di coach De Raffaele tengono nei primi minuti, per poi lasciarsi andare (anche -17) a cavallo della metà del periodo. Troppi gli errori dall’arco (6/19), così come le palle perse (18), e sanguinosi quelli ai liberi (9/15). Nelle prime due partite della competizione Venezia trova due favorite al titolo finale, e se contro il Partizan c’erano stati ottimi segnali, nel match contro il Kransnodar probabilmente si fanno dei passi indietro. Tenendo comunque conto che il team allenato da Luca Banchi gode sicuramente di molto talento e di grande fisicità.
Krasnodar: Dekker 15, Cummings 14, Kulagin 14, Williams 12. Rimbalzi: Williams 13, Kulagin 7. Assist: Fridzon 5.
Venezia: Daye 14, Watt 11, Tonut 10, Vidmar 9. Rimbalzi: Daye 6, Watt 3. Assist: De Nicolao 5.
Buducnost VOLI Podgorica vs Dolomiti Energia Trento 68-77 (18-23; 16-20; 25-13; 9-21)
Prova davvero convincente quella dei ragazzi di coach Nicola Brienza, che sbancano Podgorica trovando il primo successo europeo della stagione. Trento inizia in maniera energica, mettendo in campo una buona intensità difensiva e buone percentuali dal campo, riuscendo a vincere entrambe le prime frazioni di gioco e ad arrivare alla pausa lunga sul +9. Nel terzo periodo di gioco la Dolomiti Energia subisce il rientro dei padroni di casa, che di prepotenza trovano anche la testa del match. Negli ultimi dieci minuti di gara però il Buducnost VOLI scompare letteralmente dal campo, soffrendo la nuova grande carica messa in campo dagli ospiti. Trento domina l’ultima frazione e conquista una bella vittoria di squadra, con ogni giocatore in grado di contribuire in maniera positiva alla causa.
Podgorica: Cobbs 19, Nikolic 13, Bamforth 11, Martin 10. Rimbalzi: Martin 6, Cobbs 5. Assist: Cobbs 8.
Trento: Blackmon 19, Kings 15, Kelly 15, Knox 11. Rimbalzi: Kelly 9, Knox 5. Assist: Craft 9.