Intervistato dal Boston Globe, coach David Blatt ha parlato per la prima volta dopo l’inaspettata rescissione consensuale con l’Olympiacos Pireo. Il 60enne di Boston ha fatto capire che la sua intenzione è quella di smettere di allenare.
SOGNO NEL CASSETTO – “Ho sempre avuto il sogno di essere un ambasciatore, un diplomatico in Israele. Voglio aiutare il mio Paese, in qualche modo (Blatt ha la doppia cittadinanza statunitense e israeliana, ndr). Non vedo l’ora di iniziare le mie prossime sfide: ho sempre desiderato fare di più. Dopo 12 anni da giocatore professionista e 27 da allenatore, ora è tempo di entrare in una nuova fase della vita. L’ho realizzato”.
L’ADDIO ALL’OLYMPIACOS – “Non volevo usare la mia malattia (Blatt ha una forma di sclerosi multipla, ndr) come scusa, ma parlando con la dirigenza ho dovuto essere onesto su alcuni limiti che avrei incontrato. Poi c’erano molti problemi all’interno della squadra. Avevamo giocato una sola partita, iniziando molto male. A quel punto ci siamo seduti insieme e abbiamo deciso di separarci: era la cosa migliore per tutti. Senza rancore”.
LA MALATTIA – “Mi sono operato alla schiena nel 2018, ma non ho riscontrato alcun miglioramento. A quel punto ho pensato: ‘Cosa sta succedendo qui?’. Allora ho visto un neurologo e ho fatto i test. Ci sono stati momenti buoni e momenti meno buoni, ma ero più felice quando allenavo”.