Da Superbasket Daily del 14/10/2019 – Clicca QUI per iscriverti e ricevere la newsletter ogni mattina.
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Il colpaccio di Trieste a Sassari: reduce da tre sconfitte su altrettante uscite, Trieste ha sorpreso tutti espugnando il parquet di una Dinamo irriconoscibile (20 palle perse, 2/22 da tre). I ragazzi di Dalmasson sono stati bravi a giocare sugli errori di Sassari e a rimanere col fiato sul collo degli avversari fino alla fine. Decisivo il parziale di 11-0 di Trieste nella seconda metà del quarto periodo con due triple di capitan Cavaliero, un canestro di Cooke e una tripla di Jones, MVP del match grazie ai suoi 22 punti (incluso il canestro che ha messo in cassaforte la vittoria dei giuliani).
Il dominio di Tyler Stone ad Assago: 26 punti (4/10 da due e 6/8 da tre), 13 rimbalzi, 4 assist e 2 palle rubate. Basterebbero le cifre per descrivere la prestazione di Tyler Stone sul parquet dell’AX Armani Exchange. L’ala della Happy Casa ha esordito nella terza giornata contro Brescia (15 punti e 7 rimbalzi) e ha permesso ai suoi di fare un salto di qualità. Ieri contro l’Olimpia è stato sontuoso (specialmente nel primo tempo), ha segnato canestri in tutte le salse e ha inciso in ogni aspetto del gioco. La sua schiacciata nel primo quarto è senza dubbio una delle azioni più esaltanti di questo avvio di stagione.
Darius Johnson-Odom e Gal Mekel: 27 punti (7/12 da 2 e 3/6 da 3) e 10 rimbalzi per lo statunitense, 14 assist per il play israeliano. Sono stati loro due i giocatori di Reggio Emilia che hanno affondato una Vanoli Cremona sempre più in difficoltà. Johnson-Odom è stato letteralmente devastante in termini realizzativi, mentre Mekel ha mandato al ferro chiunque e ha gestito la squadra magistralmente.
FLOP
L’occasione sprecata da Pistoia: la squadra di Carrea ha buttato via un’occasione ghiotta per ottenere i primi due punti della sua stagione. Una buona Virtus Roma, impegnata sul parquet del PalaCarrara, ha dilagato nel terzo quarto mettendo bene in vista le enormi lacune dell’OriOra, carente soprattutto in termini di talento e QI cestistico tra gli esterni. Johnson e Brandt le uniche note positive di un sabato sera da incubo per i toscani, autori di 67 punti complessivi (3/20 da tre) davanti a un pubblico già scoraggiato e rassegnato dopo quattro giornate (0 vinte e 4 perse). Il campionato di Serie A è ancora lungo, ma Pistoia (al momento) pare non avere la qualità e la cattiveria agonistica necessarie per scollarsi dalle ultime due posizioni.
La difesa e la reattività di Milano: l’Olimpia, fin dai primi possessi del match interno con Brindisi, è apparsa poco reattiva e decisamente opaca. Soft, come direbbero gli americani. La Happy Casa era su ogni pallone ed è stata tre volte più intensa rispetto agli avversari. La partita dei lombardi è stata contraddistinta da una difesa che ha subito 92 punti in casa: “Concedere così tanti punti è inaccettabile. Se vuoi competere ai massimi livelli devi difendere meglio, non c’è storia. Non mi interessa delle assenze: dobbiamo riuscire a migliorare in difesa indipendentemente da tutto. E se non ci riusciamo è colpa mia”, ha detto Ettore Messina dopo la seconda sconfitta su due incontri (in Serie A) al Forum. I meneghini sono riusciti a rientrare nel quarto periodo grazie alla zona, ma i pugliesi non si sono fatti intimorire.
Il tracollo (e gli errori ai liberi) di Trento a Brescia: dopo un ottimo inizio (9-17) e il +4 a fine primo quarto, l’Aquila è inesorabilmente crollata dinnanzi alla difesa e all’energia di Brescia. 26-16 il parziale del secondo quarto, 30-11 quello del terzo e 92-66 il punteggio al quarantesimo. Una sonora batosta per la Dolomiti Energia, che si è totalmente bloccata e non ha saputo trovare le risorse per reagire. Trento, inoltre, ha tirato con un incredibile (in negativo) 5/16 dalla lunetta: un dato che senza dubbio ha pesato sulla seconda sconfitta della stagione bianconera.
Fabrizio Fasanella
Foto di copertina: Marco Brondi / Ciamillo-Castoria