Come ben noto, lunedì scorso, in extremis rispetto alla deadline fissata alle ore 18:00, cinque giocatori prossimi a diventare free agents hanno ottenuto importanti e onerose estensioni dei loro contratti.
Stiamo parlando di Jaylen Brown, Buddy Hield, Domantas Sabonis, Dejounte Murray e Taurean Prince.
Si tratta di ottimi giovani, che hanno sicuramente ancora molto potenziale da esprimere, alcuni dei quali potrebbero essere degli All Stars in un prossimo futuro.
Probabilmente, visto che la free agency della prossima estate si profila di livello non altissimo, i loro team hanno deciso che era meglio mettere al sicuro dei giocatori sui quali hanno deciso di puntare per il futuro.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia.
Diversi atleti di valore sono rimasti delusi e dovranno dimostrare, nel corso della prossima stagione, tutto il loro valore, se vorranno avere la possibilità di essere tra le stelle NBA dei prossimi anni.
E soprattutto se vorranno riuscire ad avere il contratto che tutti sognano, uno di quelli che ti sistemano per tutta la vita.
Tra i “rimandati al prossimo Luglio”, uno di spicco è certamente Brandon Ingram, seconda scelta al draft 2016.
La giovane ala è approdata ai New Orleans Pelicans quest’estate (insieme a Lonzo Ball e Josh Hart) da Los Angeles, nell’operazione che ha portato Anthony Davis ai Lakers.
L’anno scorso, malgrado l’ingombrante presenza a roster di sua maestà LeBron James, stava giocando una buona stagione, mettendo a segno una media di 18,3 punti, 5,1 rimbalzi e 3 assists a partita.
Tuttavia non gioca in un incontro ufficiale da quando, lo scorso 9 Marzo, è stato colpito da una trombosi venosa profonda al braccio.
Nella preseason, insieme al resto della sua squadra che ha vinto 5 partite su 5, ha avuto buone prestazioni, con un massimo di 19 punti segnati contro Atlanta.
Tuttavia New Orleans ha deciso di aspettare la prossima estate, quando diventerà restricted free agent, per proporgli un rinnovo del contratto.
Questa può essere un’operazione rischiosa.
Se infatti dovesse giocare una grande stagione, il prezzo da pagare per tenerlo in Louisiana potrebbe alzarsi notevolmente.
I Pelicans però avranno il diritto di pareggiare qualunque offerta riceverà, proprio a causa della restricted free agency.
Il giocatore non sembra essersela presa per non aver ricevuto un’offerta di rinnovo.
Si è infatti dichiarato fiducioso riguardo ai colloqui tra il suo agente, Jeff Schwartz, e David Griffin, vicepresidente delle operazioni sul basket dei Pelicans.
Ingram d’altra parte non è certo l’unico “rimandato”.
Altri giocatori di valore, come Thon Maker (Detroit Pistons), Malik Beasley (Denver Nuggets), Damian Jones (Atlanta Hawks) e Jacob Poeltl (San Antonio Spurs) dovranno cercare di convincere nel prossimo campionato, per avere quanto desiderano.
Se sapranno sfruttare questa situazione come un’occasione per motivarsi ulteriormente e giocare una grande stagione, potranno ricevere offerte potenzialmente molto più alte di quanto sperato fino ad oggi.
Sotto ragazzi, adesso tocca a voi dimostrare il vostro valore!