Finalmente, dopo due anni di calvario dovuti ad un infortunio, Isaiah Thomas con i Washington Wizards sta avendo la sua occasione di riscatto personale.
Nella gara di Lunedì sera contro i Detroit Pistons, vinta per 115 a 99, Isaiah è tornato a scendere in campo nel quintetto base, cosa che non avveniva dal 14 Marzo del 2018.
Nella storia dello sport ci sono molti atleti di valore, con un grande cuore in campo e fuori, che però non raccolgono quello che avrebbero meritato.
Isaiah è certamente uno di questi.
Arrivato al culmine della sua carriera nella stagione 2016-17, conclusa con una media di 28,9 punti e 5,9 assists a partita, da quel momento in poi la fortuna gli ha completamente voltato le spalle.
Dopo aver condotto inaspettatamente, con dei playoffs eccezionali in cui spicca una prestazione da 53 punti, i Boston Celtics alla Finale di Conference, durante la stessa si infortuna all’anca e da lì comincia un piccolo calvario durato più di due anni.
Durante la successiva estate, malgrado i tifosi lo adorassero, viene inserito dai Celtics nello scambio con i Cleveland Cavaliers che porta Kyrie Irving a Boston.
Isaiah si sente tradito dalla franchigia per la quale aveva dato tutto, giocando persino il giorno dopo la morte di sua sorella.
Inoltre non ha ancora recuperato pienamente dall’infortunio e riesce a esordire con la maglia dei Cavs soltanto a Gennaio 2018.
A Cleveland sfodera qualche buona prestazione, ma non lega con lo spogliatoio e l’infortunio all’anca continua a farlo soffrire.
Così a Febbraio viene di nuovo scambiato e finisce ai Los Angeles Lakers, dove gioca 17 partite, compresa una prestazione da 29 punti.
L’infortunio, dal quale non è ancora guarito, lo costringe però a operarsi all’anca il 29 Marzo e a saltare il resto della stagione.
Nell’estate successiva, ormai fuori dalle luci dei riflettori, è costretto ad accettare un contratto annuale al minimo salariale con i Denver Nuggets.
Davvero poco per uno che poco più di un anno prima era un All-Star e sfiorava i 29 punti a partita ma, soprattutto, una beffa per un ragazzo che in campo aveva sempre dato tutto.
A Denver, la scorsa stagione, è rientrato in campo soltanto a Febbraio, giocando, con basso minutaggio, solo dodici partite.
Quest’estate sembrava un giocatore ormai finito ma, fortunatamente per lui (e anche per noi appassionati), i Washington Wizards hanno creduto nella piccola point guard da Tacoma.
Thomas ha subito caricato l’ambiente e se stesso, dichiarando di sentirsi finalmente bene fisicamente.
Durante l’estate ha lavorato duramente per rinforzare la muscolatura delle sue gambe e recuperare la sua vecchia potenza ed esplosività.
A Washington ha trovato sicuramente l’ambiente ideale per ritrovare se stesso.
Complice l’infortunio patito dalla stella della squadra John Wall che, quasi sicuramente, salterà l’intera stagione, ha l’opportunità di guadagnarsi un buon minutaggio.
Inoltre ha dalla sua un ambiente che non lo metterà troppo sotto pressione, visto che questa per i Wizards sarà una stagione di transizione, in cui non sono attesi grossi risultati.
Sebbene la prima partita in quintetto non sia stata eccezionale (9 punti con qualche imprecisione al tiro, ma 6 assists in 24 minuti) tutto fa supporre che questo possa veramente essere l’anno del riscatto per Isaiah.
Nelle 4 gare giocate in questa stagione infatti, il piccolo playmaker dei Wizards ha già fatto vedere alcuni sprazzi del suo vecchio talento.
Le cifre dicono che sta avendo buoni numeri con 14,5 punti e 7 assists a partita in soli 22 minuti di utilizzo medio.
La migliore prestazione è stata quella contro gli Houston Rockets, in cui ha messo a referto 17 punti e 10 assists.
Possiamo già ipotizzare una rinascita dopo un lungo infortunio come per Derrick Rose?
Forse è ancora troppo presto per dirlo, ma le condizioni per cui questo possa avvenire ci sono tutte.
E non solo i suoi tifosi, ma un po’ tutti noi appassionati di basket e di sport, non possiamo che fare il tifo per lui.
Torna a stupirci Isaiah, piccolo, grande campione dal cuore d’oro.