E’ più che legittimo che i poliziotti trascorrano il Natale in famiglia. E poi sarebbe un esborso inutile di straordinari.
Questa sarebbe la motivazione principale per cui i sindacati della polizia di Bologna si sono schierati contro il derby tra Virtus e Fortitudo che si giocherà il prossimo 25 dicembre.
La lettera (firmata da Siulp, Sap, Coisp e Siap) giunta al questore Gianfranco Bernabei, al prefetto Patrizia Impresa e al presidente FIP Gianni Petrucci, non lascia spazio ad interpretazioni o contrattazioni. I motivi per l’insurrezione dei sindacati sarebbero sostanzialmente due: la prima, come anticipato nel primo paragrafo, è il fatto che è più che legittimo che i poliziotti possano trascorrere almeno una festività con le proprie famiglie, mentre la seconda è rappresentata dal fatto che l’evento costerebbe molto (“l’evento comporterebbe per l’Erario un esborso maggiore attraverso gli emolumenti super festivi, tenuto conto anche del periodo con il personale a ranghi ridotti”).
Le organizzazioni sindacali, inoltre, avrebbero citato a proprio favore quanto avvenne la notte di Natale del 1914, quando ci fu “una tregua spontanea nata nelle trincee del fronte occidentale tra Francia e Belgio, in cui a trionfare fu un sentimento di fraternità che indusse i soldati a deporre le armi“. Se all’epoca “il Natale fermò la guerra e le sue logiche per qualche ora, al giorno d’oggi “oltre un secolo dopo, la potenza evocativa del Natale e quella del buonsenso si suono svuotate di ogni efficacia davanti ad un incontro di basket“. Nella lettera si legge anche che l’evento può “costituire un clamoroso precedente sulla pelle di centinaia di lavoratori di Polizia i quali, con il loro ormai sempre più esiguo bagaglio di diritti e, per contro, con un carico asinino di doveri, dovranno fare i conti anche con i diktat e le scelte partorite dalle politiche economiche e sportive di questa città“.
La richiesta è quella di “valutare l’esatta collocazione temporale” dell’evento, in quanto “ricade in pieno periodo di ferie, con scuole chiuse e con dinamiche familiari che tutti conosciamo” e in cui “solitamente i livelli di ‘allerta sicurezza’ sono innalzati, da quello contro probabili atti terroristici a quello più percepito e più preoccupante dei reati predatori e contro la persona, anche in conseguenza di centri affollati per le festività“.
Il precedente a favore: non più di tre anni, durante il G7 per l’ambiente, l’allora prefetto decretò il differimento di un incontro di basket programmato proprio in quel periodo.
Fonte: La Repubblica