Da Superbasket Daily del 16/12/2019 – Clicca QUI per iscriverti e ricevere la newsletter ogni mattina.
TOP
David Cournooh: per una sera, l’esterno veneto è andato oltre il suo ruolo di specialista in uscita dalla panchina. Cournooh, infatti, contro Brindisi è stato il top scorer bianconero con 15 punti (2/4 da due e 3/4 da tre) che hanno superato di 9 lunghezze il suo precedente season-high in Serie A. Il 29enne, inoltre, ha difeso in modo straordinario su un attaccante micidiale come Adrian Banks, limitandolo nelle fasi della partita in cui avrebbe potuto caricarsi la Happy Casa sulle spalle.
Sergio Rodriguez e Vladimir Micov: Milano, come spesso sta accadendo in Serie A ma soprattutto in Eurolega, è stata presa per mano dai suoi veterani. Ieri contro Venezia è stato il turno del Chacho e dell’asso serbo, ancora lontano dal 100% della forma. Rodriguez, top scorer di serata con 19 punti (2/5 da due, 3/5 da tre e 6/6 dai liberi), ha segnato un paio di canestri fondamentali nel finale e ha servito l’assist per la tripla della vittoria di Micov a circa 4 secondi dal termine. Il “professore” dell’Olimpia (11 punti per lui), con un canestro di personalità, è andato per la giugulare regalando il decisivo +1 all’Armani Exchange. Essere così dipendenti da due pedine di 33 e 34 anni, però, non è un buon segnale per Milano, specialmente a lungo termine. Serve che qualcun altro giocatore, oltre ai soliti Radriguez, Micov o Scola, faccia un passo in avanti dal punto di vista offensivo (0 Della Valle, 0 Moraschini, 2 Brooks).
Giancarlo Ferrero: serata da incorniciare per il capitano di Varese, autore di 17 punti nel primo tempo e 27 totali con 4 triple realizzate. Aggiungiamoci pure 8 rimbalzi, 2 assist e 35 di valutazione: “È stato un esempio sul campo anche per la sua interpretazione della partita. I suoi canestri da due punti sono stati molto importanti; è stato bravo ad essere aggressivo e ha subìto molti falli”, ha detto coach Caja dopo la vittoria interna contro Pesaro. Una Enerxenia Arena completamente in delirio per Ferrero, che contro la Carpegna Prosciutto è stato per lunghi tratti un uomo solo a comando. È anche questo il fattore Masnago…
FLOP
La discontinuità di Trento: dal 67-60 al trentesimo al 67-78 con circa 4’30’’ sul cronometro: l’Aquila, in casa contro Roma, ha subìto uno straripante parziale di 18-0 che l’ha tolta mentalmente dalla partita dopo aver controllato il punteggio per 30 minuti. I bianconeri hanno anche toccato la doppia cifra di vantaggio, ma all’inizio dell’ultimo quarto hanno staccato la spina. Errori banali, palle perse, superficialità, difesa blanda: una figuraccia che ha lasciato senza parole anche il presidente Luigi Longhi, che su Facebook ha chiesto scusa a tutti i tifosi. È la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare di campionato per Trento.
Trieste che getta tutto alle ortiche: l’Allianz era avanti di 13 lunghezze a poco più di 5 minuti dal termine, ma nel finale è venuta fuori tutta la sua fragilità dal punto di vista mentale. Appena Reggio ha alzato l’asticella e l’intensità, Trieste si è squagliata come burro al sole e si è disunita nel giro di poche azioni: una squadra ancora priva di una vera identità e di un leader carismatico. Questa clamorosa occasione sprecata, unita alla vittoria di Pistoia, ha fatto precipitare i giuliani in zona retrocessione. Trieste ha perso sei delle sue ultime sette gare in Serie A. E la panchina di Dalmasson potrebbe cominciare a tremare…
Il primo quarto di Cremona contro Pistoia: l’attenuante delle assenze vale per il finale di partita, quando la mancanza di benzina ha fatto accendere la spia della riserva dei lombardi. Il 10-0 in avvio e il 29-15 al decimo, però, sono il frutto di un atteggiamento sbagliato da parte della Vanoli, che non si è approcciata alla sfida di Pistoia con la mentalità di una squadra vogliosa di portarla a casa. Ad accorgersene è stato anche Meo Sacchetti: “Con questo atteggiamento si va poco lontani”, ha detto nel post-gara.
Fabrizio Fasanella
(Foto di copertina: Olimpia Milano / Twitter)