Lo sfogo di Gianni Petrucci, presidente FIP, durante l’incontro avvenuto ieri presso il salone d’onore del Coni. Petrucci si è rivolto al Consiglio nazionale del Coni parlando del governo:
“Così non si può andare avanti. Si offendano pure, meglio che insensibili. Così non possiamo andare avanti. Questo è il mio grido di dolore, parlo a nome della pallacanestro ma penso che si debba chiedere un chiarimento su tutta la situazione. Senza diktat, ma oggi tante leggi non sono cambiate. Oggi nel mondo dello sport vedo tanta confusione, non c’è chiarezza. Si è detto che è uscita una legge sul professionismo femminile, ma non è così. Saranno le federazioni a decidere, abbiamo illuso la gente. Le federazioni sono ancora autonome? Penso di sì, nessun governo può entrare nelle decisioni delle federazioni. Oggi non sappiamo a chi rivolgerci. Sento la Serie C che dichiara uno sciopero e va dal ministro dell’Economia. Fanno bene.”
Poco dopo è arrivata la replica di Giovanni Malagò, numero uno del Coni:
“Ho già detto che il ministro per lo Sport Spadafora sta ereditando una realtà estremamente complessa e palesemente incompleta. Mi viene da dire: caro Petrucci, benvenuto tra noi. La colpa maggiore è stata di essermi fidato troppo e aver sottovalutato i comportamenti di qualcuno. Il problema è che questa è una legge, non una riforma.”
Fonte dichiarazioni: Il Messaggero