Intervistato da Andrea Tosi della Gazzetta dello Sport, Stefano Mancinelli parla dell’attesissimo derby natalizio di domani contro la Virtus Bologna.
IL PRIMO DERBY DI MANCINELLI – “Fu un massacro (24 marzo 2002: 94- 63 per la Virtus). Avevo 19 anni e ricordo il dominio assoluto di Ginobili. Giocai nell’ultimo quarto a partita finita. Ma col tempo mi sono preso le mie rivincite.”
IL DERBY PIU’ BELLO – “Quello deciso dal Poz, nella stagione successiva. Eravamo sotto di 15 quando Gianmarco entrò in campo svoltando la partita con assist favolosi.”
UN ANEDDOTO – “Sempre quello dell’esordio. Alla vigilia coach Boniciolli decise di puntare sulla difesa a zona per imbrigliare Ginobili e Jaric. Per tutti era una bella idea. Invece dopo pochi minuti la Virtus era sopra di 20. Così passammo alla difesa individuale.”
IL MIGLIOR “COMPAGNO DI DERBY” – “Basile era una garanzia. È il campione che mi sono goduto di più giocandogli al fianco per 6 anni. Baso in un playoff a Roma coniò la frase: “in queste partite o hai i coglioni o sei un coglione” che venne successivamente adottato anche per il derby. Altri campioni come Myers e lo stesso Poz li ho vissuti di meno.”
PREPARARSI AL DERBY – “Mi concentro giorno per giorno. Il pensiero diventa carica emotiva. L’avvicinamento al derby è importante. Non bisogna bruciare troppo presto le energie nervose. Lo stress deve rimanere fuori. È la partita più bella dell’anno, devi essere felice di farne parte. Nel bene e nel male.”
TEODOSIC E RICCI – “Teodosic per me è il più forte giocatore d’Europa. Ma dietro ha un roster costruito per vincere in Italia e in Europa. Mi piace Ricci, in questi anni è sempre migliorato. Ha iniziato a Chieti come me, le nostre famiglie si frequentano. Io però l’ho conosciuto solo di recente perché quando lui ha iniziato con le giovanili di Chieti io ero già a Bologna.”