Questa sera alle 20:45 presso il Mediolanum Forum di Assago l’AX Armani Exchange Milano proverà a far valere il fattore campo (6-2 il record casalingo) contro il fanalino di coda Zenit San Pietroburgo. Previsto anche l’esordio del neo-acquisto Sykes.
Lo stato di forma
Lo sfavillante avvio di stagione da 6 vittorie consecutive e annesso primato è ormai un lontano ricordo. Da metà Novembre infatti gli uomini di Messina hanno raccolto solo due vittorie a fronte di 7 sconfitte. Le ultime tre gare hanno però mostrato un trend positivo per i biancorossi, capaci di fornire prestazioni convincenti nonostante le sconfitte contro avversari di prima fascia come Real Madrid e CSKA e di strappare un’importantissima vittoria casalinga contro un Valencia in grande forma. Il passo indietro mostrato con la Virtus in campionato si potrebbe invece più imputare alle fatiche delle trasferte europee che a problemi di gioco. In soccorso dei milanesi è pronto all’esordio Keifer Sykes, guardia statunitense classe ’93 con parecchi punti nelle mani.
Lo Zenit non è ancora riuscito a trovare ritmo in questa stagione, come mostrano l’ultimo posto in classifica e le sole 4 vittorie. Le qualità di organizzazione (sempre in Eurolega o Eurocup disputata ad alto livello negli ultimi anni), roster e staff dei russi sono ben al di sopra della resa ottenuta finora dalla squadra. L’assenza di una buona chimica è stato sicuramente il problema più grande per coach Plaza, che non è riuscito ad innestare nei suoi uomini gli elementi che hanno fatto la fortuna delle sue squadre: aggressività difensiva e qualità esecutiva in attacco. I russi sono una delle peggiori difese della competizione e faticano soprattutto in transizione: l’attitudine di molti al rimbalzo d’attacco (sono secondi in Eurolega in questa voce statistica) genera spesso la mancanza di bilanciamento difensivo e concede agli avversari punti facili in contropiede. Oltre a questo Ponkrashov e compagni sono soliti giocare “sotto ritmo”, spendendo parecchi secondi per impostare il gioco e riducendosi spesso a dover forzare in isolamento al 24o secondo. Tutto ciò ha prodotto l’ultimo posto in classifica e la peggior differenza punti della competizione con -134.
Il duello
La punta di diamante dello Zenit è senza dubbio Gustavo Ayon. Il centro ex Real Madrid è il migliore dei suoi per punti (12,6) e rimbalzi (5,5) e si trova sul gradino più basso del podio di tutta la competizione per quanto riguarda quelli offensivi con 2,5 a gara. La sua fisicità nel pitturato, unita alla doppia dimensione delle ali forti Will Thomas e Tim Abromaitis è stata fino a questo momento la pietra angolare del gioco della compagine russa. L’impatto di Tarczewski, “abbonato” alla doppia-doppia nelle ultime uscite, e di Gudaitis sarà fondamentale sotto canestro, mentre tra gli esterni dovrà spiccare la maggior qualità del roster milanese.
Le chiavi dell’incontro
Gli obiettivi dell’Olimpia dovranno essere controllare il ritmo è non concedere seconde opportunità agli ospiti. Per quanto riguarda il primo punto Rodriguez e Mack dovranno cercare di sfruttare la pigrizia dei russi nel fare bilanciamento difensivo forzando la transizione e alzando il numero di possessi. Oltretutto un incontro ad alto punteggio sarebbe più favorevole, statistiche alla mano, ai padroni di casa. Per fermare Ayon e compagni sarà fondamentale l’attenzione a rimbalzo difensivo, per togliere l’unico vero punto di forza degli avversari, che spiccano a livello statistico solo nei rimbalzi offensivi, dove con 12,06 di media guidano l’intera Eurolega. Milano dovrà contare anche sulle proprie percentuali da oltre l’arco (dove sta viaggiando al 39,91%), considerando che i russi sono la squadra che concede la miglior percentuale da tre agli avversari (altro indice della scarsa aggressività e attenzione nella propria metà campo).
Foto di Carlos Calvillo / Superbasket