Un nuovo capitolo si è aggiunto alla tormentata storia della stagione dei Brooklyn Nets. In uno sviluppo sorprendente della situazione – la squadra era reduce da una larga vittoria contro i San Antonio Spurs – il front office ha annunciato di aver trovato l’accordo con coach Kenny Atkinson per l’interruzione della collaborazione. Il general manager Sean Marks ha dichiarato: “A seguito di una lunga chiacchierata con Kenny sulla situazione della stagione, abbiamo deciso di comune accordo che un cambio al timone sarebbe stato la soluzione migliore nell’interesse della squadra. E’ una decisione estremamente difficoltosa, ma l’organizzazione la ritiene necessaria. Kenny è stato decisivo nelle ultime quattro stagioni per la crescita tecnica e umana dei giocatori e per la creazione di un’identità e di una cultura vincenti. Le fondamenta che ha gettato sono le basi sulle quali continueremo a costruire in futuro”.
Povero Atkinson: lo hanno privato di D’Angelo Russell portandogli a casa una stella umorale e una stella infortunata, eppure è riuscito a mantenere una squadra più debole in “zona playoffs” nonostante le annate poco brillanti di parecchi effettivi. E’ l’ennesimo colpo di scena per una franchigia che, con l’arrivo del nuovo proprietario Joseph Tsai e della coppia di All Star formata da Kyrie Irving e Kevin Durant sembrava aver imboccato la strada giusta per entrare nel novero delle “contender” della Eastern Conference. Invece, fin dall’inizio Atkinson si è trovato a gestire una situazione complicata: le difficoltà di integrazione tra i protagonisti del campionato scorso e Kyrie Irving, gli infortuni, le vittorie importanti che sembrano poter dare una svolta al campionato seguite immediatamente da cocenti sconfitte. Le prestazioni da All Star di Irving (che in due occasioni ha persino raggiunto i 45 e 54 punti) sono spesso coincise con sconfitte: Brooklyn si è infatti aggiudicata solo otto delle venti gare disputate dal nativo di Melbourne, ed i problemi prima alla spalla e poi al ginocchio con conseguente intervento chirurgico hanno messo fine alla sua stagione. Ma anche senza Irving i Nets spesso hanno dato impressione di estrema fragilità soprattutto in attacco, con il solo Spencer Dinwiddie a dimostrare continuità ad alto livello. Pochi giorni fa a quattro sconfitte consecutive ha fatto seguito la sorprendente vittoria sul campo dei Celtics grazie ai 51 punti di Caris LeVert. Subito dopo sono arrivati il crollo casalingo (79 a 118) contro Memphis e poi il successo su San Antonio: un otto volante di emozioni e risultati altalenanti che ha finito per frustrare sia coach Atkinson che il front office, fino alla decisione comune di prendere strade diverse.
Kenny Atkinson, messo sotto contratto nel 2016 per rilanciare la ricostruzione, aveva guidato i Nets nei momenti difficili fino a riportarli ai playoffs nella primavera scorsa. A sostituirlo con un ruolo ad interim fino alla fine della stagione sarà Jacque Vaughn, ex giocatore che a fianco di Atkinson ricopriva il ruolo di primo assistente allenatore. Per sperare in una riconferma Vaughn dovrà giocarsi tutte le carte nelle ultime 18 partite della stagione, ma è improbabile che venga confermato : Marks sa bene che per gestire due personalità complesse come quelle di Irving e Kevin Durant – al rientro dal grave infortunio e con tutte le difficoltà che tale situazione comporterà – sarà necessario un coach con esperienza e personalità, qualità che sarebbe ingiusto pretendere dal coach ad interim.