Con il ritiro di Dirk Nowitzki la scorsa stagione, per i Dallas Mavericks si è, anche simbolicamente, chiusa un’era per iniziarne un’altra.
Quella “a trazione europea”, in cui la squadra è stata affidata a due stelle nascenti provenienti dal vecchio mondo, lo sloveno Luka Doncic e il lettone Kristaps Porzingis.
Un esperimento tutto nuovo per l’NBA, quello di affidare la leadership di una squadra a una coppia di europei!
I Mavericks l’anno scorso, con sole 33 vittorie, hanno mancato l’accesso ai playoffs, pur lasciando intravedere segnali molto positivi per il futuro.
Quest’estate infatti si è venuta a creare tra i tifosi una certa aspettativa di tornare già da subito a qualificarsi per la postseason, impresa comunque non facilissima per una squadra ancora in ricostruzione.
Il recupero di Porzingis dall’infortunio che lo aveva tenuto fuori dal campo 18 mesi, una migliore ambientazione a Dallas per Tim Hardaway Jr., l’altro talento arrivato a febbraio 2019 insieme al lettone, e un anno di esperienza in più per il fenomenale Doncic sembravano ottimi motivi per sperare in bene fin da subito.
Le aspettative fino ad ora non sono certo andate deluse.
I Mavericks, a poco più di un mese dalla fine della regular season hanno già la qualificazione ai playoffs virtualmente in tasca, a meno di crolli improvvisi.
Infatti si trovano al settimo posto in classifica della Western Conference e hanno ben dieci sconfitte in meno dei Portland Trail Blazers, la prima squadra al di fuori dalle posizioni utili per i playoffs.
Il record di 39 vittorie e 27 sconfitte, inoltre, permette di sognare addirittura la quarta posizione nella conference, quella che da diritto alla eventuale settima gara in casa nel primo turno della postseason.
Attualmente tale posizione è occupata dagli ottimi Utah Jazz, che hanno quattro sconfitte in meno dei Mavericks.
Sicuramente a trainare i texani al successo sta contribuendo la seconda stagione di livello eccezionale di Luka Doncic.
Dopo aver vinto a man bassa il titolo di “Rookye of the Year” lo scorso anno, lo sloveno sta producendo un gioco incredibile, frutto di un’ottima tecnica abbinata a una grande intelligenza cestistica.
Nella gara contro i Pelicans della scorsa settimana Doncic ha collezionato la ventiduesima tripla doppia della stagione, battendo il record di Jason Kidd.
I suoi numeri sono impressionanti: l’astro nascente del basket mette a segno 28,5 punti a partita, condendoli con 9,4 rimbalzi e 8,7 assists.
Anche Porzingis e Hardaway non stanno certo deludendo le aspettative.
Il primo sta dimostrando di essersi pienamente scrollato di dosso la ruggine di un anno e mezzo senza partite.
Il lettone è tornato ai suoi vecchi livelli e sta contribuendo alla causa con 19,4 punti e 9,4 rimbalzi a “allacciata di scarpe”.
Hardaway invece registra quasi 16 punti a partita in 28,5 minuti di utilizzo medio e un’ottima media del 40,8% al tiro da tre.
Da segnalare anche la buona stagione di Seth Curry che evidentemente si trova bene a Dallas.
Infatti sta producendo la seconda stagione della sua carriera in doppia cifra, dopo quella disputata, sempre nella città texana, nel 2016-17.
I successi della squadra sono comunque basati soprattutto sulla fase offensiva.
I Mavericks infatti sono addirittura primi per “offensive rating“, mettendo a segno ben 115,9 punti a incontro.
Coach Rick Carlisle sta lavorando bene e, data la giovane età delle sue stelle, i margini di miglioramento sono ancora molto alti.
La lotta per accaparrarsi posizioni migliori per i playoffs è apertissima e Dallas ha il diritto e il dovere di crederci, anche se le ultime sconfitte con Pacers e Spurs suonano come un campanello di allarme.
In ogni caso, i tifosi dei Mavericks possono essere tranquilli sul fatto che, nelle prossime stagioni, ne vedranno delle belle.