1973: Caglieris e Riva bloccati in caserma per i capelli lunghi
La partita di domenica 8 è importante per la matricola Saclà Asti: una vittoria sulla Norda Bologna le spalancherebbe un 5° posto assolutamente inaspettato ad inizio campionato. L’allenatore Toth tiene tutti sulla corda (maggiormente Frediani e Sacchetti, a corto di preparazione) ma è notizia di queste ore di un “incidente” alquanto inusuale occorso a 2 atleti della squadra piemontese, Carlo Caglieris e Bruno Riva. Il play bresciano e la guardia vercellese stanno svolgendo il servizio militare presso un deposito a Castello di Annone, piccolo comune a pochi chilometri da Asti. Qui sono stati notati con i capelli lunghi oltre il consentito dal comandante del deposito che li ha puniti con 5 giorni di cella di rigore. Tale provvedimento li estrometterebbe dalla partita della loro squadra contro la Norda. Ovviamente la notizia non è stata accolta favorevolmente dal presidente della Saclà, Carlo Ercole, che ha immediatamente contattato la struttura militare nella speranza di un atto di clemenza che permetterebbe alla squadra piemontese di scendere in campo a ranghi completi.
1979: Varajic e Delibasic (Bosna Sarajevo) perfetti al tiro.
Emerson Varese ko (96-93)
Non ce l’ha fatta l’Emerson Varese a conquistare la sua 6^ Coppa del Campioni: in finale si è dovuta arrendere al Bosna di Sarajevo per 96-93. Un successo, quello jugoslavo, che alla fine premia la scuola cestistica più forte d’Europa. Il palazzo dello Sport di Grenoble era pieno molto tempo prima che i 2 arbitri, l’inglese Turner e l’olandese Van der Villige, dessero inizio alla contesa, grazie ai quasi 3.000 tifosi varesini riconoscibili dal bianco e rosso delle loro magliette e dal gran tifo per tutta la partita.
L’Emerson (allenatore Edoardo “Dodo” Rusconi) si è presentata con Gergati, Colombo, Gualco, Dellacà, Morse, Ossola, Meneghin, Caneva, Carraria e Yelverton mentre il Bosna (guidato da Bogdan Tanjevic) ha portato a Grenoble i play Hadzic e Pesic, le guardie Delibasic e Varajic, i pivot Benacek, Dogic e Radovanovic e l’ala Bosiocic, Izic e Vucevic.
Il primo tempo ha visto la squadra jugoslava avanti fino al 12° con un massimo vantaggio di 8 punti all’8°, grazie alla maestria di Delibasic e ai tiri di Varajic. Poi si è svegliato Morse che, con l’aiuto di Yelverton, ha preso per mano Varese e portandola al pareggio al 12° sul 28-28. L’Emerson ha sofferto molto in questa partita la scarsa forma fisica del suo pivot Meneghin, al rientro dopo 50 giorni di assenza per la frattura dell’ulna del braccio sinistro. Grazie poi alle iniziative del giovane Fabio Colombo (entrato al posto di Ossola, apparso in ombra rispetto al suo solito), la squadra varesina ha raggiunto il +5 al 16° (36-31). Un parziale di 14-5 per il Bosna ha permesso alla squadra jugoslava di chiudere il primo tempo in vantaggio sul 45-43. Da notare con 37 dei 45 punti del Bosna sono merito di Varajic (21) e Delibasic (16).
Nel secondo tempo, considerato che la squadra del Bosna stava prendendo il largo (63-57) e in concomitanza del 5° fallo di Carraria, Rusconi è stato costretto a far scendere in campo Meneghin che, nonostante il braccio fasciato, si è dato da fare tanto da essere il protagonista del recupero varesino al 9° (63-63). Da questo momento in poi il Bosna ha ripreso in mano le redini del gioco e della partita e, con le sue 2 bocche da fuoco, i soliti Delibasic e Varajic, si è avviata verso la vittoria della Coppa dei Campioni. Solo Morse e Yelverton hanno cercato una reazione che ha permesso all’Emerson di contenere il divario finale (96-93).
I migliori: Varajic (45 punti con 14/22 al tiro e 17/21 ai liberi) e Delibasic (30 punti con 14/23) nel Bosna, Morse con 30 punti (14/20) e Yelverton con 27 nel l’Emerson Varese.
Giuseppe Balenzano