Iscrizioni slittate al 31 luglio per la serie A 2020/21, che ribadisce la volontà di riportare al numero pari il lotto delle partecipanti e chiude le porte – almeno per ora – alla proposta delle 20 squadre con due gironi.
Queste le ipotesi formulate dall’assemblea di Lega Basket svolta oggi in videoconferenza: il posticipo dei termini di iscrizione al campionato (le regole del 2019 prevedevano l’invio della documentazione va inviata entro il 30 maggio, la fidejussione da 250mila euro va depositata entro il 20 giugno e la Com.Te.C. esprime i suoi verdetti entro l’1 luglio) va incontro anche alle difficoltà delle società nel reperire liquidità, mentre i termini per chiedere il riposizionamento in A2 scadrebbero entro il 15 giugno.
Nessuna certezza invece riguardo alle date di inizio della stagione o alle formule della serie A prossima ventura, che verranno stabilite nel dettaglio dopo la chiusura delle iscrizioni. L’unico punto fermo riguarda il numero pari di partecipanti alla serie A: se saranno 16 (con un riposizionamento ma senza ripescaggi) o 18 (con le 17 aventi diritto iscritte o un solo ripescaggio), oppure 14 nel caso peggiore lo si capirà dopo il 31 luglio, ma la data potrebbe slittare se si decidesse di far iniziare la stagione più avanti se il Governo imporrà le porte chiuse fino a fine 2020.
Al momento scartata invece l’opzione delle 20 squadre con due gironi da 10, ipotesi legata a filo doppio all’inizio del campionato a gennaio 2021 che al momento non è all’ordine del giorno, sebbene non possa essere esclusa a priori nel momento in cui arriveranno regole dettagliate sulla possibilità di giocare a porte aperte (eventualmente anche con capienze ridotte. Ad oggi però le uniche ipotesi di date formulate dall’assemblea di LBA, in maniera congiunta con la Com.Te.C., sono quelle dell’iscrizione al campionato.