Dopo mesi di incertezza, ormai lo sappiamo, la stagione NBA riprenderà il 31 Luglio nella spettacolare location di Disney World, in Florida.
Ma in che condizioni si troveranno le 22 squadre chiamate a competere, dopo quasi cinque mesi di fermo delle gare ufficiali?
I San Antonio Spurs saranno una di quelle che, probabilmente, avrà il cammino più difficile quando ci si presenterà di nuovo ai nastri di partenza.
I Texani, ultimi in classifica tra le squadre della Western Conference chiamate a giocarsi il finale di stagione, sono chiamati a un difficile compito.
Quello di riuscire nella difficile impresa di mettere alle loro spalle, in otto partite a disposizione, almeno tre squadre tra i Memphis Grizzlies, i Portland Trail Blazers, i New Orleans Pelicans e i Sacramento Kings.
Dovranno inoltre, in caso acciuffassero così, almeno la nona posizione, non avere più di 4 vittorie di distacco dall’ottava classificata.
Se non riuscissero nell’impresa, per la prima volta dopo ben 23 anni, gli Spurs non disputerebbero i playoffs.
Memphis, obbiettivamente, con tre sconfitte in meno delle inseguitrici, sembra difficilmente scavalcabile in classifica e seriamente candidata per aggiudicarsi l’ottavo posto.
Riprendere le altre tre invece, almeno teoricamente, è un impresa del tutto fattibile.
Infatti tutte le squadre in lotta per strappare a Memphis quell’ultimo posto per la post season hanno 36 sconfitte, ad eccezione di New Orleans che ne ha 37.
Tuttavia, notizia di pochi giorni fa, sulle speranze degli Spurs è caduta una tegola non indifferente.
LaMarcus Aldridge, uno dei leader e trascinatori della squadra, dovrà saltare l’intera stagione a causa di un infortunio alla spalla che lo ha costretto ad operarsi.
Aldridge si era infortunato il 21 febbraio contro gli Utah Jazz ed aveva saltato sei gare, per poi tornare in campo il 10 Marzo, contro Dallas, per una sola partita.
Infatti il giorno successivo il campionato NBA, come ben sappiamo, è stato bloccato.
Gli Spurs speravano in un suo pieno recupero durante la pausa ma così non è stato e il giocatore è stato operato alla spalla destra il 24 Aprile scorso.
Aldridge dovrebbe tornare in campo per il training camp della stagione prossima, privando così la sua squadra di una pedina importante nel tentativo di prendere al volo il treno playoffs.
Bisogna considerare inoltre che, tra le dirette concorrenti, prima che la stagione fosse fermata, sia Portland che New Orleans sembravano avere una marcia in più.
Soprattutto la squadra della Louisiana, con l’attesissimo esordio del fenomenale Zion Williamson, dava l’impressione di essere la più lanciata nella difficile rimonta su Memphis.
Gli Spurs sono una squadra giovane e forse un po’ inesperta e la perdita di un veterano come Aldridge accentua questa caratteristica.
Inoltre, lontano dalle mura amiche, quest’anno hanno stentato parecchio.
Il tabellino infatti parla chiaro: in trasferta 11 vittorie e 22 sconfitte.
Questa caratteristica potrebbe rendere ancora più difficile il tentativo di rimonta playoffs, visto che le gare saranno giocate tutte in campo neutro.
I ragazzi di Gregg Popovich saranno dunque chiamati a un’impresa non facile, se vorranno evitare la mancata convocazione alla posts season dopo più di due decenni.
Se dovessero fallire potrebbe essere veramente la fine di un’epoca per la franchigia texana.
Il management, in quel caso, potrebbe decidere di operare una ricostruzione totale della squadra.
E quando si ricostruisce da zero, di solito lo si fa quasi sempre cominciando dalla guida in panchina.
Popovich riuscirà anche quest’anno a tirare fuori un asso dalla manica e a stupirci tutti, malgrado le difficoltà?
Non resta che tenere gli occhi puntati su quello che succederà in estate in Florida!