Era il 21 maggio 1986 e al Forum di Los Angeles si giocava gara-5 delle Finali di Conference tra Lakers e Rockets. I texani si erano presentati ai playoffs con la testa di serie numero 2, subito dietro alla squadra guidata da Magic Johnson e Kareem Abdul-Jabbar. I gialloviola erano quindi i favoriti della sfida, non solo perché erano i campioni in carica e avevano vinto 62 partite in stagione, ma anche perché per ben 4 anni consecutivi nessuno ad ovest era riuscito a batterli ai playoffs.
Nel frattempo, a Boston, c’era uno spettatore molto interessato. I Celtics avevano già chiuso la serie contro i Bucks e stavano aspettando la propria avversaria da affrontare in Finale. Larry Bird quella sera tifava per i suoi acerrimi nemici californiani, e non certo per simpatia. Voleva con tutto sé stesso poter avere la sua rivincita contro quel ragazzo del Michigan sempre con il sorriso sulle labbra.
Nonostante il chiaro ruolo di sfavoriti, i Rockets, con le sue twin towers Sampson e Olajuwon, misero per tutta la serie in grande difficoltà i Lakers tanto da arrivare a quella gara-5 in vantaggio per 3-1. La partita fu molto fisica e Olajuwon fu addirittura espulso nel quarto periodo per una “rissa” con Mitch Kupchak (si, quel Mitch Kupchak). Le due squadre arrivarono pari all’ultimo secondo di gioco e Houston doveva rimettere palla in gioco da metà campo: il passaggio di McCray arrivò a Ralph Sampson, il quale, da oltre 4 metri, fece un tiro in svitamento. La palla trovò il fondo della retina e i Rockets nello stesso istante andarono alle Finals e infransero il sogno di avere, per il terzo anno consecutivo, Magic contro Bird nella serie per il titolo.
Le due storiche rivali si sarebbero potute scontrare in una delle stagioni in cui entrambe sembravano essere al top, con un 78,6% di record combinato unendo le 67 vittorie di Boston con le 62 dei Lakers; mai così alto nelle loro sfide, sia precedenti che successive.
Quella del 1986 tra Los Angeles e Boston può quindi essere considerata la miglior Finale a non essersi mai giocata?
Il contesto
La rivalità tra le due franchigie aveva vissuto una nuova vita grazie all’arrivo di Magic Johnson e Larry Bird all’inizio della stagione 1979-80. Prima di vederli uno contro l’altro alle Finals ci vollero ben 4 anni, ma l’attesa venne ripagata in pieno. Quelle dell’84 diventeranno uno spartiacque nella storia NBA.
In gara-3 ci fu la schiacciante vittoria di LA, con Magic che distribuì 21 assist (ancora oggi record per una Finale), in gara-4 McHale atterrò Rambis lanciato a canestro scatenando una rissa e due partite finirono al supplementare. Boston riuscì a vincere poi in casa l’ultima e decisiva gara-7 portando a casa l’anello.
L’anno successivo ci fu la rivincita e per la prima volta i Lakers ruscirono a battere Boston in una Finale, grazie soprattutto a un Johnson da 14 assist a partita e un Abdul-Jabbar formato MVP. In quell’estate poi, dopo la serie, le due stelle avversarie girarono insieme il famosissimo spot per la Converse, che cambiò il loro legame per sempre.
Insomma era tutto pronto per quello che nel 1986 sarebbe stato uno scontro epico.
Le due squadre
Boston, che già possedeva il miglior reparto lunghi della Lega con McHale e Parish, aggiunse al suo arsenale Bill Walton, il quale, nonostante non fosse più il giocatore capace di vincere il titolo con Portland 9 anni prima da MVP, riuscì comunque a dare il suo contributo, tanto da essere premiato con il premio di sesto uomo dell’anno. Bird, dopo qualche problema alla schiena, tornò in forma, vinse la gara del tiro da 3 e chiuse la stagione a 25,8 punti, 9,8 rimbalzi e 6,8 assist di media.
Dall’altra parte i Lakers erano rimasti quelli dell’anno prima, capaci di vincere il titolo in Finale in 6 partite. Guidati da Magic, Kareem e James Worthy chiusero la stagione con 62 vinte e 20 perse. E a ulteriore testimonianza che il ciclo gialloviola era ben lontano dall’essere finito, ci sono i due anelli vinti nelle due stagioni successive, nel 1987 e nel 1988.
I biancoverdi invece non riuscirono a ripetersi ai livelli di quell’anno. Arrivarono in Finale anche nell’87 ma gli acciacchi di Bird si fecero più intensi e il momento magico di Walton sembrava essere giunto al capolinea.
Per questo, anni dopo, Larry dichiarò che nel 1986 avrebbe preferito di gran lunga giocare e avere la rivincita contro Magic, piuttosto che sfidare Houston.
Quella Boston non lascerà scampo ai Rockets, vincendo abbastanza facilmente e passando alla storia come una delle migliori squadre di sempre. Se quel tiro di Sampson fosse uscito, e la squadra di coach Pat Riley fosse riuscita a ribaltare la serie, una delle più grandi rivalità della storia si sarebbe arricchita di un altro capitolo. Noi ci possiamo solo divertire a immaginarci chi avrebbe potuto vincerla, quella Finale. La più grande a non essere mai stata giocata.